Villasanta, Lombarda Petroli chiede due milioni di rimborso al Comune

Sconcerto del primo cittadino: “Ho passato la pratica all’avvocatura per verificarne la legittimità”.
Lombarda Petroli ha fatto protocollare in Comune una richiesta per ottenere il rimborso dei contributi versati nel 2004 per la realizzazione (avvenuta solo parzialmente) di Ecocity, la cittadella produttivo – residenziale che sarebbe dovuta sorgere proprio sull’area dove si verificò lo sversamento del 2010.
La richiesta ammonta a due milioni di euro, somma che rischia di mettere in ginocchio i conti di un’amministrazione comunale che ha disposizione un bilancio di circa 18 milioni di euro e che governa una cittadina di circa 13 mila anime. I due milioni di euro erano stati versati a suo tempo come una sorta di “acconto” di quella che era stata annunciata come una delle più grosse operazioni immobiliari della Brianza, un intervento che avrebbe dovuto da una parte comportare la definitiva dismissione della raffineria e dall’altra favorire la nascita di una città nella città con spazi produttivi, spazi commerciali, terziario e nuove residenze.
Prima però che l’operazione, della cui realizzazione avrebbe dovuto farsi carico Addamiano, noti costruttori del territorio che si erano già occupati del recupero dell’area ex Autobianchi a Desio, potesse andare in porto, c’è stato lo sversamento del 22 febbraio del 2010 che ha fatto saltare il banco, assieme anche alla crisi del mercato immobiliare. Per il sindaco, Luca Ornago, e la giunta, la richiesta è stata una vera e propria botta che rischia di mandare ko i conti dell’amministrazione.
“La società esercita un proprio diritto – ha dichiarato il primo cittadino – ne abbiamo parlato anche con i capigruppo consiliari e quindi con le minoranze e ora verificheremo l’ammissibilità della richiesta, sia da un punto di vista giuridico che amministrativo”. In sostanza, la questione è stata girata nelle mani dell’ufficio avvocatura del Comune. Al di là delle dichiarazioni ufficiali, tuttavia, in Comune serpeggia un certo malumore per questa richiesta. “Da parte della Lombarda i cittadini si attenevano un piano di bonifica che sarebbe dovuto arrivare entro luglio – ha sottolineati il sindaco -, non certo una richiesta di rimborso che, per quanto legittima, il sapore della beffa”.