Viterbese Castrense-Monza 0-1. I biancorossi non hanno più paura

Il Monza espugna lo stadio di Viterbo grazie a un gol del tusciano Cori.
Il Monza mette da parte le fobie da matricola di paese ed espugna il “Rocchi” di Viterbo meritatamente. È stata una bella domenica quella trascorsa dai brianzoli nel capoluogo della Tuscia: sole, buon gioco, vittoria. A far festa coi ragazzi biancorossi il manipolo di ultras giunti dalla Lombardia, in gradinata ospiti con l’onnipresente Angelo Galimberti, recordman di presenze sugli spalti a tifare Monza.
Il primo successo esterno in Serie C nella storia del Monza 1912 presieduto da Nicola Colombo arriva come una bombola d’ossigeno a 5mila metri d’altitudine. Ci voleva proprio dopo 2 partite che oltre a un misero punticino avevano portato in campo e panchina paure e timori reverenziali ingiustificati, sia per la qualità del gioco espresso nelle prime giornate che per la storia dei campionati, perlomeno quelli dalla Serie B in giù, dove differenze a volte enormi di organici e organizzazioni societarie sono spesso state annullate dal lavoro e dalla qualità di dirigenti, tecnici e giocatori. Le promozioni nella massima serie negli ultimi anni di Chievo, Siena, Treviso, Sassuolo, Carpi, Frosinone, Crotone e Benevento dimostrano che non bastano il blasone e il danaro per vincere. Un Monza che solo 11 anni fa contese al Genoa la promozione in B andando a vincere con autorevolezza nientemeno che allo stadio Ferraris non può avere paura di Arzachena a Olbia e Alessandria al Brianteo…
E nessuno dica che la Viterbese Castrense, che si chiama così perché rappresenta anche il Comune di Grotte di Castro, non era granchè. Sicuramente non lo dice l’allenatore biancorosso Marco Zaffaroni, per il quale ogni squadra che deve incontrare il Monza viene dipinta come un “babau” calcistico da far venire la pelle d’oca. Ma non è neanche vero che il campionato sia una passeggiata, fatta eccezione, forse (aspettiamo di vedere cosa combinerà col nuovo allenatore), per il Gavorrano. I laziali guidati in panchina da Valerio Bertotto avevano collezionato ben 15 punti in 7 partite, cioè 6 più del Monza, ed erano primi in classifica come gol fatti. Oggi hanno perso senza segnare… Tra l’altro, curiosamente, non hanno ancora pareggiato.
La sfida coi leoni gialloblù era singolare sotto diversi profili: innanzitutto perché mai le due squadre si erano affrontate in campionato; poi per la presenza di due “ex”, uno per parte: il portiere Liverani del Monza e il direttore generale Diego Foresti della Viterbese Castrense, che in Brianza svolse il ruolo di team manager; e quindi per la presenza in campo tra le fila del Monza dell’attaccante Sacha Cori, cresciuto a Grotte Santo Stefano, frazione di Viterbo. Proprio il “corazziere” tusciano ha condannato alla sconfitta la squadra della sua terra d’origine, con un gol non particolarmente difficile ma meritato per il lavoro svolto e per il trattamento subito dai difensori di casa, che in un caso doveva essere sanzionato col rigore. Cori è proprio una delle note più positive della giornata, perché dopo la squalifica di 3 giornate si era mostrato arrugginito. A nostro giudizio sono stati molto bravi il solito Giudici, nonché capitan Guidetti e “fantasia” D’Errico, cresciuto ulteriormente e tornato quasi ai livelli della scorsa stagione. La squadra biancorossa oggi è stata prudente, ma non “catenacciara”: quando c’è stata la possibilità di mordere ci ha provato grazie anche alla ritrovata vena di Cori, capace di arretrare spesso ad aiutare i compagni fino a metà campo. Ad agevolare il compito del Monza la condotta di gara della Viterbese Castrense che, forte di una classifica importante, ha giocato per vincere, con interessanti manovre che hanno messo a dura prova la fase difensiva biancorossa. Si è vista insomma una partita piacevole, ben diversa dalle ultime due: a Olbia era stato il “festival delle palle sporche” e contro l’Alessandria avevano avuto la meglio i ritmi compassati e il tatticismo.
Per la trasferta nell’Alto Lazio Zaffaroni ha recuperato Caverzasi, accomodatosi però in panchina a vantaggio di Negro, ma ha perso Origlio per noie muscolari, aggiuntosi dunque in infermeria a Perini. Rispetto alla gara di mercoledì scorso il tecnico di Gerenzano ha inserito Ponsat al posto di Palazzo in attacco. Bertotto ha invece dovuto fare i conti con le assenze di Varutti, Sanè e Pandolfi, oltre che col solito mancato apporto del “dodicesimo giocatore”, gli ultras, da settimane in sciopero del tifo contro la proprietà del club.
Il timore di vedere ancora un Monza che “se la fa sotto” scompare dopo i primi minuti. Peccato che nel primo tempo trionfi l’imprecisione nelle conclusioni. All’11’ D’Errico crossa dalla sinistra e Ponsat non riesce (non si sa come) a segnare entrando in scivolata a mezzo metro dalla linea di porta. 3’ dopo Liverani toglie dalla linea di porta una palla sporca che stava per beffarlo. Al 24’ un destro di D’Errico dal limite va fuori di poco. Nell’azione successiva Tentardini getta alle ortiche una ghiotta opportunità cercando di servire Cori anziché calciare a rete davanti a Iannarilli. Al 31’ un calcio di punizione di Sini passa alto sulla traversa. Intorno al 35’ il Monza spreca malamente due azioni di contropiede e viene da pensare alla regola del calcio del “gol mangiato, gol subito”. Al 45’ a Cori non viene dato un chiaro rigore per una trattenuta in area tusciana ai suoi danni; sulla ripartenza dei padroni di casa Jefferson, arrivato a tu per tu con Liverani anche grazie a un rimpallo vinto con Negro, calcia incredibilmente sopra la traversa.
In avvio di ripresa sale in cattedra la Viterbese Castrense e la tecnica niente male di alcuni suoi giocatori. Grazie anche ai cambi effettuati al 7’ da Bertotto, e alle conseguenti variazioni al sistema di gioco, il possesso palla resta molto di più tra i piedi dei gialloblù, più minacciosi rispetto alla prima parte di gara. Già al 2’ Peverelli da ottima posizione sparacchia in curva prendendosi le reprimende dei compagni di squadra. All’11’ Jefferson ci prova di testa da distanza ravvicinata ma manda a lato. 2’ dopo Tortora da fuori area calcia alto. Poco prima Corinon aveva trovato la porta su cross da destra di Ponsat. Le contromosse di Zaffaroni sono azzeccate: escono Palesi, appena ammonito, e Ponsat, bravo a tenere palla ma pasticcione nell’ultimo passaggio, ed entrano i “polmonari” Galli e Barzotti. C’è da correre per rialzare il baricentro e i subentrati non falliscono le consegne. I leoni della Tuscia perdono metri e fiducia: le “iene” biancorosse cominciano a “lavorare la preda” come eravamo abituati a vedere fino a due settimane fa. Al 33’ Tentardini ha i crampi e lo rileva Carissoni. 4’ dopo il Monza passa in vantaggio: D’Errico dalla bandierina destra batte corto per Guidetti che crossa per Cori; il “bomber” ritrovato, lasciato solo, incorna spiazzando Iannarilli. A festeggiare con lui non ci sono solo i compagni di squadra e la ventina di tifosi monzesi, ma anche la rappresentanza di Grotte Santo Stefano presente allo stadio. Nel finale Zaffaroni lo toglie dal campo assieme a Giudici e inserisce Cogliati e Gasparri. Al 44’ un calcio di punizione dal limite di Sini passa alto di poco. È l’ultimo pericolo corso dalla porta di Liverani perché nei 5’ di recupero i brianzoli amministrano la situazione senza particolari affanni.
In sala stampa Zaffaroni è tornato sereno: “Era una partita molto insidiosa, da giocare contro una squadra in grande salute, che aveva fatto un sacco di punti, organizzata, con giocatori importanti. Per noi era un test molto significativo. È stata una gara molto combattuta, equilibrata, che abbiamo giocato bene: sono contento perché abbiamo superato un altro esame di maturità. Abbiamo sofferto quando c’era da soffrire, abbiamo offeso quando c’era la possibilità di offendere, abbiamo costruito ottime azioni anche nel primo tempo, quando abbiamo avuto 2 o 3 occasioni importati contro l’unica che hanno avuto loro”.
Domenica prossima il Monza giocherà ancora fuori casa, a Prato, sempre alle ore 14.30. Tornerà a calcare il Brianteo 7 giorni dopo ospitando l’Arezzo alle 16.30. Prima, però, disputerà un altro incontro lontano dalla Brianza: mercoledì 18 ottobre, infatti, si recherà a Bergamo per affrontare l’Albinoleffe nella gara unica valevole per la seconda fase preliminare di Coppa Italia Serie C. L’orario è ancora da stabilire.
Concludiamo con un addio a un altro grande ex giocatore del Monza. È scomparso all’età di 79 anni Roberto Anzolin, portiere famoso per aver vinto 1 campionato e 1 Coppa Italia con la Juventus e per aver giocato in Nazionale, ma che vestì pure la maglia biancorossa dal 1973 al ’75 totalizzando 66 presenze in Serie C. Grazie anche alla Zanzara, come era soprannominato, il Monza conquisto 2 Coppe Italia Semiprofessionisti.
VITERBESE CASTRENSE-MONZA 0-1 (0-0)
VITERBESE CASTRENSE (4-4-2): Iannarilli; Peverelli, Atanasov, Sini, Pacciardi; Cenciarelli, Kabashi (7’ s.t. Mendez), Musacci, Di Paolantonio (7’ s.t. Baldassin); Jefferson (33’ s.t. Razzitti), Tortori (28’ s.t. Vandeputte). A disp.:Micheli, Mbaye, Ngissah, Pini, Zenuni. All.: Bertotto.
MONZA (4-4-2): Liverani;Adorni, Negro, Riva,Tentardini(33’ s.t. Carissoni); Giudici (41’ s.t. Gasparri), Palesi (21’ s.t. Galli), Guidetti, D’Errico; Cori (41’ s.t. Cogliati), Ponsat (21’ s.t. Barzotti). A disp.: Del Frate, Palazzo, Trainotti, Caverzasi, Romanò. All.: Zaffaroni.
ARBITRO: Guarnieri di Empoli.
MARCATORI: 37′ s.t. Cori.
NOTE: calci d’angolo 2-4; ammonito Palesi; recupero 1′ e 5′; spettatori circa 1500.