Ampliamento Carosello, l’esercito dei no che si batte per il Parco degli Aironi

VIDEO – Il Comitato Uniti per il Parco si oppone all’estensione del Centro Commerciale su 5mila mq interni al polmone verde. E intanto spunta l’idea di un Piano B.
È atteso a giorni il verdetto della Giunta Regionale in merito all’ampliamento del Centro Commerciale Carosello. Il progetto, tra simpatizzanti e oppositori, tiene banco da anni. Questi ultimi, in particolare, si ribellano all’avanzata del cemento sul Parco degli Aironi: se il progetto prevede un allargamento di 36mila mq, con un intervento che riguarda soprattutto il territorio del Comune di Carugate, i sostenitori del no contestano in particolare i 5mila mq previsti sull’area del Parco.
Il no, è urlato a gran voce da rappresentanti di forze politiche differenti, associazioni e movimenti diversi tra loro, provenienti dai paesi portatori di interesse, in particolare Carugate, Cernusco, Brugherio, Cologno e Cassina de Pecchi, uniti dalla convinzione che il parco vada salvaguardato.
«Siamo sempre stati contrari alla versione di chi dice che si tratta solo di una cava – ha commentato Giuseppe Moretti di Legambiente Adda-Martesana, portavoce del Comitato Uniti per il Parco degli Aironi – Qui la natura ha preso il sopravvento, ci sono anatre selvatiche, aironi e anche volpi, ci sono alberi e l’area viene tutt’ora utilizzata da pescatori, scout e dai cittadini».
Nonostante la proprietà, Eurocommercial properties, si batta per convincere i cittadini che si tratterebbe di un intervento sostenibile e soprattutto portatore di grandi benefici per la collettività (leggi qui), il Comitato Uniti per il Parco degli Aironi non è d’accordo e prosegue iniziative di sensibilizzazione volte a far conoscere alla cittadinanza il parco e ciò che si potrebbe perdere se il Carosello si impossessasse della parte prevista dal progetto.
«Purtroppo i cittadini non conoscono questo Parco – ha commentato Claudio Sangalli, Presidente del Comitato Referendum Carugate – è un oggetto misterioso. Nonostante ciò che rappresenta, non è mai stato valorizzato. Noi proponiamo che resti così com’è, che venga lasciato al servizio della cittadinanza».
D’accordo con Sangalli anche Moretti, che spinge affinché vengano portate avanti iniziative a tutela del polmone verde, per collegare la cava in questione al Parco Increa di Brugherio e permetterne un vero utilizzo da parte della collettività. Monica Motta, del MoVimento 5 Stelle Cologno Monzese, avanza l’ipotesi che il parco venga analizzato da un agronomo, per censirne la flora e individuare alberi e piante di valore. Poi lancia un appello: «Invito i cittadini ad avvicinarsi al Comitato, a venire a visitare il parco, per scoprire quanto è bello e quanto sarebbe un peccato perderlo».
Preoccupato, invece, per un eventuale rischio idrogeologico Sergio Brambilla, Segretario della Lega Nord Carugate, che teme per la costruzione di parte dell’ampliamento sul laghetto, dove è previsto un ristorante con vista sul lago. «Non abbiamo prove di questo, per il momento i nostri sono solo timori. Non esiste oggi nessun progetto che dice come sarà realizzata la struttura – spiega – Poiché potrebbe franare se costruita sulle sponde del lago, dovranno essere messe in campo le tecniche di messa in sicurezza, alcune delle quali sono altamente inquinanti e potrebbero contaminare il lago e la falda acquifera».
Oltre al verdetto della Giunta Regionale, a giorni è atteso anche quello del Tribunale di Monza in merito al ricorso del Comitato Referendum Carugate: nonostante le 1500 firme raccolte, il referendum, infatti è stato respinto dal Comune di Carugate. «Riteniamo che il referendum sia necessario – ha commentato Ugo Genchi, rappresentante del Comitato, che da mesi è impegnato nella raccolta firme e in iniziative di sensibilizzazione sul territorio – I cittadini dovrebbero avere il diritto di esprimersi su una questione che, nel bene o nel male, andrà a modificare il territorio così profondamente».
In questo contesto si inserisce la proposta sostenuta, tra gli altri, da Claudio Gargantini, membro del Comitato come rappresentante di Cernusco Civica: un Piano B per l’ampliamento. L’ipotesi rilancia l’idea dell’allargamento, senza però toccare il Parco, costruendo solo sul parcheggio, senza quindi consumo di suolo: «Quei 5mila mq dati al Carosello sono una sconfitta culturale oltre che una perdita ambientale – commenta il Consigliere – Ecco perché sarebbe utile capire meglio il piano B». Insomma, sì all’ampliamento, ma guai a rubare il verde del Parco.