Arcore, RSA avanti tutta. “Entro l’inverno prossimo sarà fatta”

Il progetto procede a gambe levate. Si attendono le ultime modifiche richieste dal comune. La proprietà aumentarà il numero di parcheggi e si occuperà della viabilità.
Era tra il 1997 e il ’98 quando Luigi Maggioni, imprenditore arcorese fondatore della Unimec, chiese all’allora sindaco Antonio Nava, guardando un saggio di ginnastica, “Questi ragazzi non hanno una struttura migliore dove allenarsi?”
Ed è così che poco dopo di tasca propria e grazie alla donazione di un terreno in via Edison alla Casati Arcore da parte della Peg Perego, con Lucio Perego, allora Amministratore Delegato, edifica il Pala Unimec. Una struttura polifunzionale dedicata agli sportivi. Lì si gioca a pallavolo e a pallacanestro, ma sopratutto c’è una blasonata scuola di ginnastica artistica e ritmica.
Questa struttura è stata costruita nel posto sbagliato, però. Ne erano convinti gli stessi Maggioni, Luigi e Alessandro, il figlio, che oggi, dopo aver ceduto la proprietà alla Casati, ne sono i maggiori sponsor. Ne è convinto l’assessore all’Urbanistica Roberto Mollica Bisci. Ne sono convinti oggi più che mai, perchè entro l’inverno prossimo partiranno i lavori per edificare sul terreno di fronte, che oggi è un prato verde destinato ad ospitare “servizi”, una RSA, una Residenza per Anziani.
“Non ci sarà alcun problema per la viabilità del quartiere – mette subito i punti sulle i Cesare Lorini, azionista di riferimento della società costruttrice Borgo Lecco Iniziative a capo del progetto della RSA – Non solo, il Comune ci ha chiesto più parcheggi sotterranei e li stiamo già prevedendo. Sistemeremo anche il parcheggio di superficie che oggi viene già utilizzato. Daremo lavoro a 70 persone e nella struttura verranno ospitati 100 anziani non auto sufficienti e che, purtroppo, sono costretti a letto”. A fronte delle recenti polemiche la proprietà controbatte: “Ci chiedono come mai costruiamo qui? Perchè non vogliamo che la RSA sia un dimenticatoio, ma i nostri anziani siano in centro e in un luogo servito quale è il ‘quartiere Borgo Lecco’”.
Il via libera per la costruzione della RSA c’è. “Non ancora da parte del Comune, ma da parte della Casati Arcore, società sportiva che gestisce il Pala Unimec. – spiega Lorini – La società ha firmato un scrittura privata dando il via libera alla società Borgo Lecco di costruire sul terreno di loro proprietà”.
Il progetto della RSA ha preso forma. “Arcore ha diritto ad avere una ricovero convenzionato per gli anziani” – conviene il Patron della Unimec – Ma non lì”. Se le trattative alla fine degli anni ’90 fossero andate diversamente, il Pala Unimec sarebbe stato costruito vicino allo Stadio, dall’altra parte della città. Sarebbe stato il secondo tassello della cittadella dello sport. Un progetto tramontato prima ancora che fosse progettato.
La Residenza per anziani oggi corre. “Attendiamo le ultime migliorie – ha spiegato l’assessore Mollica Bisci – Abbiamo chiesto alla Società Borgo Lecco Iniziative di rivedere tre aspetti: i parcheggi, la viabilità e l’impatto ambientale. Non hanno ancora consegnato le modifiche, ma spero che quanto prima lo facciano. L’errore oggi sarebbe perdere questa occasione”.
La RSA, che da anni il Paese attende, sarà una struttura moderna, ma ferro di cavallo che si svilupperà intorno ai tre lati del Pala Unimec. “Così verrà meno la visibilità come sponsor di cui abbiamo sempre goduto – lamenta quindi Alessandro Maggioni – Poco importa, ma se un domani la Unimec decidesse di non sponsorizzare più la struttura, la Casati, sarebbe in grado di trovare chi ci sostituisce, dato che il logo dell’azienda sarebbe nascosto?”
Al di là dell’aspetto commerciale e al di là del futuro progetto che prevede numerosi parcheggi resta sul tappeto la questione viabilità. A sollevare il problema gli abitanti del quartiere riuniti nel comitato “Arcore Nord” i quali hanno già fatto sentire la loro voce durante l’incontro pubblico che c’è stato.
Già durante la settimana il flusso dei veicoli che transitano fra scuole e palazzetto è elevato con ingorghi negli orari di punta. Poi quando ci sono i grandi eventi sportivi sono in migliaia che arrivano nel quartiere. Lo stesso palazzetto si trasforma in un’arena da cui fuoriescono cori e musica. I parcheggi, quello sul lato di via Edison gratuito, quello del lato Gilera a pagamento, non sono sufficienti: le auto si riversano in modo selvaggio nel prato. Quando il prato non basta, sono le vie limitrofe ad essere prese d’assalto. Per chi abita in zona trovare uno stallo diventa un’impresa. Ad oggi ad essere i più scettici verso la nuova costruzione sono , quindi, gli abitanti della zona.