Parco Agricolo Nord Est, presto aree riqualificate e nuovi progetti

Le principali figure di Parco Agricolo Nord Est e Brianzacque sono state ospiti nel nuovo auditorium comunale inaugurato a inizio novembre.
Corridoi biologici, oasi naturali e pozzi di prima falda, sono questi i progetti presentati ieri sera, 16 novembre, a Bernareggio per il futuro del Parco Agricolo Nord Est. Nell’incontro tenutosi nel nuovo auditorium, Parco Agricolo Nord Est e Brianzacque hanno reso noti i piani di lavoro accordati con il comune bernareggese e con il sindaco Andrea Esposito.
“Il parco è un nuovo ente, nato dall’unione del Parco Molgora e del Rio Vallone – ha spiegato Silvano Brambilla, presidente di Pane -Il compito che mi son dato è comprendere il problema del nostro territorio. Vogliamo farci conoscere e diventare un riferimento per i ventuno comuni in cui il parco è presente, Bernareggio compreso“.
I PROGETTI
Sulla collaborazione fra Pane e Bernareggio, il direttore del parco Massimo Merati ha spiegato:” Il nostro obiettivo è la creazione anche a Bernareggio di corridoi biologici legati ai corsi d’acqua per unire i comuni dove il parco è presente. Queste connessioni naturali serviranno a valorizzare le specie di flora e fauna presenti sul territorio, soprattutto gli anfibi. Un altro progetto importante a Bernareggio sarà poi la creazione di un’oasi castagneto, attraverso la riqualifica del bosco di castagne presente nelle zone limitrofe al Ctl3, con la realizzazione di aree umide e stagni naturali, le quali dovrebbero favorire la prolificazione spontanea di pesci ed altri animali.
Altra importante collaborazione sarà quella fra Pane e Brianzacque, unico ente nelle provincia di Monza e Brianza incaricata di gestire il ciclo idrico di tutti i cinquantacinque comuni presenti. Il Direttore alla Progettazione l’Ingegner Massimiliano Ferazzini ha quindi esposto i propositi della sua società all’interno del comune. “Obiettivo nostro e di Pane è la valorizzazione delle acque proveniente dalle zone non urbanizzate. La massiccia urbanizzazione nel territorio della Brianza non ha difatti tenuto conto di un ciclo idrico minore, ormai sempre più frammentato. Oggetto del nostro lavoro sarà la riqualifica di questo e a Bernareggio ciò avverrà al Ctl3, dove stiamo pianificando la realizzazione di due pozzi di prima falda. Scopo di questi sarà scavare in profondità nel terreno, andando a pescare dalle riserve naturali acqua non potabile, da poter utilizzare per l’irrigazione dei campi sportivi del centro, evitando quindi lo spreco di acqua potabile.
L’ insieme dei progetti supererà i 250 mila euro di investimenti, dando però la possibilità ad un comune con così tante aree naturali di poterle valorizzare al meglio.
Articolo di Davide La Vattiata