Cavenago Brianza, giovane stalker evade dagli arresti domiciliari

Il ragazzo di 22 anni, resosi responsabile di diversi atti persecutori nei confronti della ex fidanzata, è stato arrestato dai carabinieri
Stalker evade dai domiciliari. I carabinieri di Bellusco hanno arrestato non distante dal suo alloggio dove stava scontando la pena per avere ripetutamente molestato e malmenato la sua ex fidanzata di 20 anni, un 22enne residente a Cavenago Brianza.
L’uomo, che secondo gli accertamenti condotti dai carabinieri aveva in animo di allontanarsi dal Comune di residenza, ha alle spalle una lunga serie di episodi persecutori nei confronti della sua ex fidanzata, un rapporto finito da oltre due anni al quale lui però non aveva alcuna intenzione di rinunciare.
LA STORIA
I primi episodi risalgono al giugno 2016, quando l’uomo aveva perseguitato più volte l’ex fidanzata mediante messaggi e chiamate esageratamente assillanti sul telefonino. La donna, già al tempo, aveva formalizzato denuncia querela presentata presso i carabinieri di Bernareggio. Tuttavia, a settembre 2016, il ragazzo era tornato alla carica con la pubblicazione di foto riservate su un profilo Instagram appositamente creato a nome della ragazza minacciando che non l’avrebbe più lasciata vivere e riferendole di non aver niente da perdere.
Per tali fatti la donna proponeva una nuova denuncia querela presso i carabinieri di Bellusco e il Gip di Monza applicava nei confronti dell’uomo il divieto di avvicinamento alla vittima. Il giovane infatti si era spinto talmente in là nella sua ossessione da essere passato all’azione vera e propria con schiaffi, calci e pugni e diverse altre azioni come il romperle il cellulare, contattarla in modo insistente al telefono, anche con sms contenenti espressioni offensive e minacce, il danneggiare in più occasioni la sua autovettura, il sostare a lungo, sia di giorno che di notte, nei luoghi da lei frequentati attendendola al rientro a casa, il pedinarla e il sostare con la propria automobile davanti al cancello della sua abitazione.
In un caso specifico, nel febbraio 2017, la ragazza è stata avvicinata dall’uomo in un bar di Ornago dove veniva insultata e minacciata di morte. La nuova denuncia della ragazza provocava a quel punto la decisione del giudice di disporre gli arresti domiciliari tradotti poi in carcere vero e proprio la scorsa estate dopo che il ragazzo aveva tentato di evadere. Esattamente come è accaduto in quest’ultimo episodio che si è concluso con la definitiva condanna per direttissima.