Centro Commerciale Carosello, le ragioni di chi difende l’ampliamento

16 novembre 2017 | 11:44
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Centro Commerciale Carosello, le ragioni di chi difende l’ampliamento

VIDEO – Eurocommercial Proprieties e i sindaci di Cernusco e Carugate spiegano perché il progetto di allargamento è un’opportunità per la collettività

E se l’ampliamento del Carosello fosse un’opportunità? Accanto all’esercito dei no che si oppone con strenua forza all’avanzata del cemento sul Parco degli Aironi di Cernusco, c’è tutta un’altra “coalizione” che difende la possibilità che l’ampliamento del Centro Commerciale potrebbe portare una serie di benefici alla collettività.

Tra questi, ovviamente, la proprietà del centro, Eurocommercial Proprieties Italia, ma anche le Amministrazioni comunali su cui insiste e dovrebbe allargarsi la struttura commerciale: quella di Carugate e quella di Cernusco sul Naviglio. Mentre sul territorio della prima è prevista la parte più volumetricamente consistente del progetto di ampliamento (36mila mq), su quello della seconda è prevista l’edificazione più contestata, ovvero quella che dovrebbe essere realizzata su una parte del Parco degli Aironi (5mila mq).

La scelta del condizionale è d’obbligo, perché al momento si tratta solo di un’ipotesi progettuale, in attesa che la Giunta Regionale si pronunci sulla questione e dia o non dia il via libera alla conferenza dei servizi che, in caso affermativo, porterebbe al progetto definitivo (il verdetto è atteso entro la fine del mese di novembre).

In seguito al servizio che abbiamo realizzato sui sostenitore del no ampliamento (leggiqui), abbiamo voluto documentare le opinioni dei “pro-ampliamento”. Delle tre parti coinvolte, abbiamo potuto realizzare una video intervista solo con il sindaco di Cernusco, mentre non è stato possibile effettuarla, per motivi non da noi dipendenti, né al sindaco di Carugate né ai rappresentanti di Eurocommercial. I due enti hanno comunque spiegato le loro ragioni, che riporteremo di seguito.

“L’AMPLIAMENTO FAREBBE BENE AL PARCO”

La preoccupazione più grande del Comitato no ampliamento riguarda il Parco degli Aironi: il timore che l’avanzare delle ruspe possa snaturare l’area verde, dove hanno preso il sopravvento diverse specie di volativi, non piace al Comitato Uniti per il Parco degli Aironi e a diverse forze politiche provenienti dai Comuni interessati (non solo Carugate e Cernusco, ma anche Cologno, Cassina, Brugherio ecc) che da tempo organizzano eventi pubblici per manifestare il loro dissenso. Ma su questo aspetto, la proprietà del Centro e Comune di Cernusco dissente.

«Il Parco degli Aironi versa in stato discutibile da tempo – ha commentato Fabrizio Da Rin, Senior Asset Manager di Eurocommercial – Il progetto di ampliamento prevede la riqualificazione dell’area verde, che sarà sistemata e mantenuta: a fronte di 5mila mq che verranno sacrificati, 70mila saranno riqualificati, messi in sicurezza, collegati al parco oggi presente nell’area commerciale attraverso una fitta rete di piste ciclabili. Inoltre, è nostra intenzione prenderci cura della pulizia ordinaria e straordinaria dell’area, facendo una convenzione per un periodo da concordare».

ampliamento carosello su parco aironi

Proprio questa è una delle ragioni che ha fatto propendere il Comune di Cernusco per il dialogo con la proprietà del Centro. «Per mettere in sicurezza l’area che, lo ricordo, è la sponda ri-naturalizzata di una ex cava, il Comune di Cernusco dovrebbe investire qualcosa come 250/300 mila Euro – ha commentato il Primo Cittadino Ermanno Zacchetti – Sono già stati stanziati 40mila euro e altrettanti ne saranno stanziati, per rimuovere gli alberi caduti o mettere in sicurezza zone del parco e questa cifra dovrebbe essere messa a bilancio ogni anno per il mantenimento. È chiaro che questi soldi potrebbero essere risparmiati dall’Amministrazione Comunale e investiti in altro se il Centro Commerciale si facesse carico del Parco, che comunque non sarebbe stravolto, anzi: sarebbe reso commerciale solo per una piccola parte, ma per la stragrande maggioranza sarebbe rimesso a nuovo».

Insomma, le due parti coinvolte, difendono l’ipotesi progettuale che, secondo loro, a fronte di una piccola parte (che quantificano come metà campo da calcio), prevederebbe la rimessa a nuovo di molta più parte dell’area verde (sette campi da calcio, sempre secondo le loro stime) che potrebbe così essere resa realmente fruibile.

mappa ampliamento carosello

Sulla questione ambientale, poi, Da Rin ci tiene a precisare che l’ampliamento sarebbe completamente green: partendo dal tetto verde, dal fatto che nei parcheggi sono previste postazioni per ricaricare auto elettriche e fermate per il car sharing, nonché la rete di piste ciclabili con cui si vorrebbe collegare il Carosello ai territori limitrofi. «Non vogliamo imporre nulla al territorio, ne danneggiare l’ambiente anzi, sarebbe controproducente per noi – assicura – Abbiamo elaborato un progetto molto più costoso proprio allo scopo di andare a impattare il meno possibile sul territorio».

“UN INTERVENTO DIFENSIVO”

Altra questione portata avanti a spada tratta dalle parti in causa è quella del lavoro, non solo in termini di nuove unità che potrebbero essere impiegate in seguito all’ampliamento, ma anche per “preservare” i posti di lavoro attuali. «La nostra richiesta di ampliamento è difensiva – continua Da Rin – Intorno a noi la concorrenza si sta facendo spietata: a Segrate aprirà a breve Westield, che sarà quattro volte il Carosello, e sarà il più grande d’Europa, a Cinisello arriverà il Centro più grande d’Italia e poi c’è la sfida dell’e-commerce. Il nostro ampliamento è altamente opportuno se vogliamo reggere la concorrenza: giochiamo sul fatto che siamo storici, ma dobbiamo ammodernarci se vogliamo che, alle 1500 persone attualmente impiegate, se ne aggiungano 300 (come potrebbe succedere in caso di ampliamento) e non se ne sottragga nemmeno una».

Sulla questione lavoro scende in campo anche il sindaco di Carugate, Luca Maggioni: «Tra le altre questioni che ci hanno portato a valutare la nuova proposta progettuale di Eurocommercial c’è la richiesta di una realtà storica del territorio carugatese, che dà lavoro a tantissimi nostri cittadini, di restare competitiva sul mercato – ha commentato – Dopo le dovute valutazioni, l’analisi dei pro e dei contro, questa è senza dubbio una questione che ci è parsa importante».

Le altre questioni che vengono difese dal Sindaco carugatese riguardano la viabilità e la tutela ambientale: «Il precedente progetto presentato dalla proprietà non incontrava il nostro favore – ha spiegato Maggioni – Abbiamo valutato il nuovo, focalizzandoci su ciò che a nostro avviso è bene per la collettività, pesando pro e contro. Dopo un’attenta valutazione, ci è sembrato che, se andasse in porto, il progetto di ampliamento porterebbe alla collettività una serie di elementi positivi: intanto sarebbe interamente realizzato su aree già edificate, perché si costruirebbe dove sono attualmente i parcheggi che sarebbero a loro volta interrati, poi verrebbero restituite al Comune una serie di aree verdi e verrebbe rifatta la viabilità che oggi è terribilmente congestionata e cause di traffico, inquinamento e code, in orari che non hanno nulla a che vedere con l’apertura del Centro Commerciale».

«Abbiamo fatto fare uno studio che rivela che il traffico che insiste in quest’area è solo in piccolissima parte causato dal Centro – assicura Da Rin – Per l’esattezza, i momenti di picco si registrano prima delle 9, quando la gente va al lavoro».

L’ITER E IL VERDETTO DELLA REGIONE

A giorni la Giunta Regionale dovrebbe pronunciarsi in merito al sì o al no all’ampliamento. Qualora il verdetto fosse positivo, si darebbe il via alla Conferenza dei servizi: attorno a un tavolo si sederebbero tutti gli enti coinvolti, e inizierebbe la negoziazione, che si presume possa durare un anno e mezzo circa. Se le cose dovessero proseguire come Eurocommercial spera, i lavori potrebbero essere terminati nel giro di tre anni: tanti i negozi nuovi e le aree ristoro, nonché l’ipotesi di un cinema, tutte idee che comunque verrebbero stabilite nel progetto definitivo.

Da Rin ci tiene a sottolineare che, oltre all’aspetto commerciale, Eurocommercial ha già previsto lo stanziamento di fondi per il pubblico: «Su un investimento di 110 milioni di Euro, 30 milioni sono per il pubblico – ha concluso – per la viabilità, per la riqualifica del parco, per la ristrutturazione di altre aree verdi e comunque per interventi di compensazione e, in ultimo, ma non per importanza, un milione e mezzo di Euro sarebbe dato alle amministrazioni a favore del commercio locale: non siamo in antitesi, noi non vogliamo opporci al commercio di vicinato, vogliamo lavorare in un contesto in cui tutti abbiamo le loro possibilità, nel rispetto e nella giusta concorrenza che il libero mercato garantisce»