Cornate, bimbo di due anni solo in strada: nessuna denuncia per la madre

24 novembre 2017 | 14:49
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Cornate, bimbo di due anni solo in strada: nessuna denuncia per la madre

Dopo più di 4 ore, quando si era iniziato a temere il peggio, Il piccolo ha riabbracciato la donna che nel frattempo in panico lo stava cercando, senza però chiamare il 112

Proseguono gli accertamenti per chiarire la dinamica di quanto accaduto giovedì 23 novembre a Cornate d’Adda, quando un bimbo di 2 anni circa è stato trovato solo in strada nella frazione di Colnago (leggi qui). La vicenda ha avuto un epilogo felice, la mamma del piccolo, del quale si era iniziato a temere l’abbandono, è stata ritrovata, come è stata accertata l’assenza di dolo; rimane comunque la perplessità di capire come sia potuto accadere che il piccolo si sia allontanato dalla sua abitazione e come non sia stato possibile trovare i genitori per più di 4 ore. 

LA VICENDA

Il piccolo, di origine nordafricana, è stato ritrovato in piazza Sant’Alessandro, nella frazione di Colnago, verso le 13. Per fortuna, una passante l’ha notato, solo e spaesato, muoversi lungo la strada lentamente, senza scarpe e con solo dei calzini azzurri ai piedi. Dopo aver allertato le forze dell’ordine, che hanno portato il bambino in ospedale, Carabinieri di Vimercate e Polizia Locale di Cornate d’Adda si sono concentrati sulle ricerche dei genitori. Dopo ore, però, non riuscendo a venire a capo della questione, si è cominciato a temere il peggio, ovvero che il bambino fosse stato abbandonato

Per fortuna non era così. La madre, infatti, stava cercando a sua volta il bambino: a causa del sonno pesante dovuto alla stanchezza per la notte di lavoro, pare non essersi accorta che il figlio era riuscito ad uscire dalla loro abitazione al piano terra, allontanandosi da solo. Solo una volta svegliatasi, non trovandolo, è uscita per chiedere aiuto a passanti e vicini, senza chiamare però il 112, fino a quando qualcuno le ha riferito che il piccolo era stato visto vagare in strada e che era stato soccorso da Carabinieri e ambulanza.

Non è chiaro cosa sia successo poi né perché la madre non si sia fatta subito viva in ospedale, l’ipotesi più accreditata è che fosse presa dal panico e che temesse provvedimenti nei suoi confronti. Nel frattempo, comunque, i militari sono riusciti a risalire alla donna, grazie al braccialetto trovato al polso del piccolo, con inciso il suo nome, Salah: grazie a quello e grazie all’idea di contattare dei rappresentanti della comunità musulmana che hanno fornito indicazioni utili, la vicenda ha avuto un lieto fine e il piccolo ha potuto riabbracciare la sua mamma. 

I militari, che stanno cercando di fare chiarezza su alcuni punti poco chiari della versione fornita dalla madre, sono abbastanza tranquilli nel ritenere che la donna, in panico per quanto accaduto, non abbia agito lucidamente o abbia avuto paura. Per questo, è molto probabile che non ci saranno conseguenze e che nei confronti della donna non verrà sporta denuncia.