Monza Festa delle Forze Armate, il sindaco chiede l’esercito in città

Ampia affluenza a Monza, per la celebrazione del 4 novembre, festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
“In questo momento solenne, una ricorrenza ancorata nella coscienza più profonda del Paese, colgo l’occasione per ribadire al prefetto la richiesta di invio di militari per l’operazione strade sicure. Per un maggiore controllo del territorio e una maggior sicurezza della nostra città, spero tale richiesta non rimanga vana”. Queste le inequivocabili parole del primo cittadino Dario Allevi, il quale testimonia “è con enorme orgoglio che festeggio il 4 novembre, assieme alla mia città per la prima volta come sindaco”.
Una richiesta importante (in virtù della L. n. 125 del 24 luglio 2008) e non a caso fatta durante la giornata che celebra le Forze Armate.
Il 4 novembre del 1918 terminava il primo conflitto mondiale. Un evento che ha segnato in modo profondo e indelebile l’inizio del ’900. Una data storica, quindi, che celebra la fine vittoriosa della guerra con la firma dell’armistizio siglato a Villa Giusti.
Una giornata dedicata alle Forze Armate la cui commemorazione, iniziata alle 9 presso il cimitero urbano con la celebrazione della Santa Messa, è proseguita dalle 10. Un numeroso corteo composto dalle Forze Armate, dalle Crocerossine, dalle Autorità provinciali e da un nutrito numero di scolaresche, partito da piazza Giuseppe Garibaldi, lungo via Vittorio Emanuele II, ha attraversato il centro cittadino dritto fino a piazza Trento e Trieste. Musiche e inni commemorativi del Corpo Bandistico hanno accompagnato la marcia solenne.
A seguire, schierate le truppe, l’inno ai Caduti ha preceduto gli omaggi resi al Milite Ignoto, la cui tomba è una sepoltura simbolica che rappresenta tutti coloro che sono morti in un conflitto e che non sono mai stati identificati. In rappresentanza alle scolaresche presenti, Giulia Ancilotti e Lorenzo Pedretti del liceo scientifico Paolo Frisi hanno poi letto alcune lettere dal fronte della prima Guerra.
Depositate le corone sul Monumento dei Caduti sito tra largo XXV Aprile e piazza Trento e Trieste, hanno fato seguito gli interventi del prefetto, che ha riportato alla piazza il messaggio evocativo del Capo dello Stato Sergio Mattarella, e il discorso del primo cittadino.
“In questo giorno – dichiara il prefetto Giovanna Villasi – in cui celebriamo la conseguita unità di Italia e rendiamo onore alle forze armate, rivolgo il mio pensiero commosso a tutti coloro che si sono sacrificati sull’Altare della Patria e della nostra libertà”.
“Una ricorrenza ancorata nella coscienza più profonda del Paese, che ci offre di celebrare i momenti fondanti della nostra storia comune. Una giornata della memoria – dichiara Allevi – che ci permette di guardare avanti con un minimo di speranza”. In questa giornata, infatti, si celebra il ricordo di tutti quelli che, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere.
La memoria, quindi, è stata la protagonista della giornata. “L’evento di oggi ha una grande rilevanza storica, perché l’Italia di oggi – testimonia un cittadino – è figlia dell’Italia di ieri. Ricordare gli eventi e soprattutto le divise storiche, diventa quindi un modo per non dimenticare chi ha dato la vita per la nostra patria”. Dello stesso avviso è anche Fabio Terni, maggiore del corpo dei carabiniere nucleo uniformi storiche.
“Il 4 novembre, la festa delle forze Armate e della vittoria, è una cerimonia che a noi sta molto a cuore. Un episodio storico che l’Italia non deve assolutamente trascurare. La vittoria nella I guerra mondiale, grazie alla quale il nostro Paese ha ottenuto l’Unità Nazionale. La giornata di oggi – conclude il militare –è una doppia celebrazione. Per l’Italia, ma anche per la città di Monza che ha dato tante energie all’esercito contribuendo, così, alla vittoria”.
Massimo Chisari