Il “caller” scozzese riempie la pista da ballo di Carnate

27 novembre 2017 | 16:56
Share0
Il “caller” scozzese riempie la pista da ballo di Carnate

La Brianza ama la Scozia e lo ha dimostrato ancora una volta ieri a Carnate, dove il palazzetto dello sport si è riempito di gente di tutte le età per una serata gratuita all’insegna delle danze tradizionali coordinate dal maestro di Edimburgo, David Vivanco.

La Brianza ama la Scozia e lo ha dimostrato ancora una volta ieri a Carnate, dove il palazzetto dello sport si è riempito di gente di tutte le età per una serata gratuita all’insegna delle danze tradizionali coordinate dal maestro di Edimburgo, David Vivanco.

A organizzare la Scottish Ceilidh Dance (in collaborazione con la Pro Loco Carnate) la locale associazione di balli popolari Iridanza, che è stata costretta a bloccare le iscrizioni una settimana prima dell’evento per l’eccessivo numero di richieste. Vivanco, “caller” scozzese di padre spagnolo, ha abilmente trascinato gli oltre 100 fortunati che si erano prenotati per tempo in un percorso di danze sociali tipiche della tradizione dei “clan” e anche se in pochi si sono presentati in kilt, i britannici residenti in zona si sono sentiti come a casa, soprattutto dopo che “Mr. David” ha cominciato a intonare con la cornamusa alcuni dei più celebri brani della nazione della croce di Sant’Andrea.

danze-scozzesi-iridanza-palazzetto-carnate

In due ore e mezza trascorse senza accorgersene tale era la concentrazione nell’ascoltare il maestro (le “lezioni” si sono tenute in lingua inglese con parole ben cadenzate) e il divertimento nel ballare, si sono passate in rassegna una dozzina di danze tradizionali, un’“infarinatura” che ha trasmesso a molti la voglia di appofondirle iscrivendosi a una delle tante scuole di danze folk presenti in Brianza, uno dei “poli” più forti in Italia di questo “ritorno di fiamma” per i balli dei nostri antenati italiani ed europei.

E così via via la centuria di McBrambilla, McVilla, McColombo, McSala si è scatenata con Blaydon Races, Britannia Two-step, Riverside Jig, The Racetrack Dance, The Flying Scotsman, The Friendly Waltz, Australian Bush Dance, Circassian Circle, Anniversary Scottish, Gay Gordon, Canadian Barn Dance, Virginia Reel e chiudendo con la ballata di Auld Lang Syne.

danze-scozzesi-carnate

Laura Camesasca, organizzatrice dell’evento per Iridanza, è soddisfatta del successo riscosso dall’iniziativa: “Noi organizziamo corsi di danze internazionali su quattro livelli di difficoltà, ma ogni tanto proponiamo serate aperte per coinvolgere la gente in questo genere di balli, che sono accessibili a tutti e facilitano la socializzazione. Anche stasera, del resto, erano rappresentate tutte le fasce d’età e c’erano persone provenienti non solo dalle province di Monza e Lecco, ma anche da quelle di Bergamo e Como e persino una coppia che arrivava da Basilea, in Svizzera. Portiamo il folk europeo pure dagli anziani ricoverati nelle residenze sanitarie assistite e dai diversamenti abili presso le associazioni che se ne prendono cura. Per quanto riguarda le danze scozzesi, è la terza volta che chiamiamo Vivanco perché è un bravo ‘caller’ di Edimburgo che viene spesso in tournée in Italia. Il prossimo appuntamento gratuito organizzato da Iridanza dovrebbe essere un concerto balfolk all’aperto in primavera”.

danze-scozzesi-carnate-vivanco

E i ballerini cosa pensano di questa iniziativa? “È la quarta volta che ballo con Vivanco – ricorda Mimma – Sono una sua fan, perché ha carisma ed è bravo a far danzare assieme persone con capacità diverse. Io comunque ballo ogni genere di danza popolare: che sia scozzese o non scozzese mi diverto un sacco. Ho iniziato una quindicina d’anni fa e non ho più smesso”.
Anna, invece, è proprio appassionata di cultura celtica: “Della Scozia mi piace tutto, dalla musica al disegno tartan. Proprio per la passione per la musica celtica mi sono decisa un anno fa a imparare le danze scozzesi e irlandesi. Sono coinvolgenti e quando vedo che vengono organizzati eventi come quello di stasera ci vado per apprendere nuovi balli o per migliorare la tecnica di quelli che già conosco. Le danze scozzesi sono adatte a tutti, anche ai neofiti della danza popolare. Poi gli stage e le feste sono anche occasioni per fare nuove amicizie”.