Lysandra, dopo il tumore alla Maratona di New York tra le Pink Ambassador

La donna, 38 anni di Agrate Brianza, ha fatto parte del team di otto donne scelte dalla Fondazione Veronesi come testimonial del progetto di prevenzione dei tumori femminili
Maglietta rosa, occhi pieni di grinta e tanta voglia di farcela. C’era anche un’agratese nel runner team composto da otto donne che domenica 5 novembre hanno partecipato alla Maratona di New York. Si chiama Lysandra Bargiggia, ha 38 anni e per lei, come per le sue sette compagne, correre i 42 km lungo i cinque distretti della Grande Mela aveva un significato ben preciso: non fermarsi mai, nemmeno davanti alla malattia.
Lysandra, infatti, è una delle Pink Ambassador per il progetto Pink is Good della Fondazione Sandro Veronesi, che ogni anno dal 2014 sceglie 25 donne che hanno affrontato tumori femminili, su cui ne seleziona otto per formare il running team della maratona: Lysandra era proprio tra queste.
La donna, 38 anni, ha scoperto il tumore al seno tre anni fa, a 35 anni, durante un controllo di routine. Lei, madre di due bimbi di 3 e 5 anni, ha deciso di reagire con forza e di non arrendersi. Così, ha iniziato a correre per reagire, quasi senza rendersene conto, senza averlo mai fatto prima. Da marzo, è entrata a far parte del team di Pink is Good, con cui si è allenata, seguendo anche una corretta alimentazione, per correre i 42 km della maratona.
«Mi sono riscoperta forte, consapevole e con la voglia di vincere» ha raccontato la donna che quando ha appreso di essere stata selezionata tra le otto runner, ha commentato: «Non me l’aspettavo, ma comunque vada io ho già vinto».
«Correre significa dimostrare a se stesse che la malattia è un episodio passato e che, per stare bene, bisogna continuare a prendersi cura del proprio corpo», ha spiegato il professore Paolo Veronesi, Presidente della Fondazione Veronesi, che allena le donne e trasmette un messaggio essenziale: il tumore non ferma chi ce l’ha. Lo sport, in questo senso, è un’arma importantissima per le persone colpite perché, oltre al beneficio fisico, da un importantissimo beneficio psicologico.
Insieme a Lysandra, hanno corso anche Carla, Chiara, Isabella, Patrizia, Manuela e Judit, donne coraggiose che vogliono essere da esempio: il tumore si può sconfiggere.
Pink is Good nasce prima di tutto con l’intento di promuovere la prevenzione, un passo fondamentale per scoprire eventuali tumori al primissimo stadio e riuscire a fermarli in tempo. Ogni anno in Italia oltre 50mila donne si ammalano di cancro al seno. Se diagnosticato e curato subito le probabilità di sconfiggere la malattia sono del 98 per cento.
«Nella vita ci sono ostacoli e momenti duri da superare – ha concluso Lysandra – abbiamo la forza perché niente ferma il rosa, niente ferma le donne».