Ambiente

Mobilità ciclistica, la Camera approva la legge. FiabMonza: “Grande risultato!”

La Camera ha approvato all’unanimità, con 347 voti a favore, il ddl per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica.

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La Camera ha approvato all’unanimità, con 347 voti a favore, il ddl per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica. Un grande passo in avanti per la mobilità dolce nonché un grande traguardo per l’associazione FiabMonza in Bici che da tempo si è prodigata per ottenere il risultato odierno.

Una legge molto importante, perché come affermato dal ministro dei Trasporti e delle infrastrutture Graziano Delrio “abbiamo bisogno di dare un messaggio di strategia al Paese, una strategia già indicata dal governo in questi 3 anni in cui abbiamo fatto diversi provvedimenti. Quello che mancava una cornice”.

Ma cosa cambia? Con l’approvazione lo  Stato assume pienamente la pianificazione della mobilità ciclistica, insieme alle Regioni. Esattamente come il sistema autostradale o il sistema ferroviario, con questa legge la ciclabilità fa parte di una strategia di mobilità che diventa prioritaria nei centri urbani e per lo sviluppo del turismo nel Paese.

“Abbiamo provato a mettere in campo, come Governo, – ha continuato Delrio – per la prima volta una rete di ciclovie turistiche di oltre 6000 km con un finanziamento di oltre 424 milioni”. Risorse che sono impegnabili, ha detto il Ministro, seconda della maturazione dei progetti e il cui pieno finanziamento può essere completato. E “il Ministero ha tutte le facoltà di indirizzare i suoi dirigenti a lavorare sulla ciclabilità, anche se non c’è un ufficio specifico, è quello che abbiamo già fatto”. Delrio ha inoltre sottolineato la rilevanza economica della ciclabilità e quella per la salute e l’aria: “Se si riesce a stimolare l’uso della bicicletta nei primi 5 km, si possono ottenere riduzione del traffico cittadino del 40%: cose che non nessuna tecnologia può fare”.

Via libera dunque a programmi di mobilità turistica, di ferrovie dismesse, di cammini e ciclabilità.

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