Monza, al Teatro Villoresi la presentazione del progetto contro l’anoressia

25 novembre 2017 | 00:51
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Monza, al Teatro Villoresi la presentazione del progetto contro l’anoressia

Il progetto, denominato “Le emozioni nel piatto”, si terrà lunedì 27 novembre raccoglie le indicazioni più attuali del Ministero della Salute e del MIUR, guidando i bambini lungo un percorso di scoperta che li aiuti a maturare un sereno rapporto con il cibo.

Di anoressia si può morire: solo nel 2016 ha fatto in Italia 3.240 vittime e l’Organizzazione Mondiale della Sanità la indica come prima causa di morte per gli adolescenti dopo gli incidenti stradali.

Ormai, con 8.500 nuovi casi all’anno (di cui il 10% riguardanti maschi) la diffusione dei disturbi del comportamento alimentare sta assumendo le caratteristiche di una vera e propria epidemia sociale, e a rendere ancora più preoccupante la situazione c’è il continuo abbassarsi dell’età di esordio, spesso già nella fascia tra gli 8 e i 13 anni.
È in questo contesto che il Fondo per l’anoressia – Famiglia Peppino Fumagalli promuove un innovativo progetto di prevenzione rivolto alle scuole dell’infanzia e primarie, perché non è mai troppo presto per aiutare i bambini e le loro famiglie a costruire una vita di benessere.

Il progetto, denominato “Le emozioni nel piatto”, si terrà lunedì 27 novembre alle ore 21.00 presso il Teatro Villoresi in Piazza Carrabiolo, 6 a Monza e raccoglie le indicazioni più attuali del Ministero della Salute e del MIUR, guidando i bambini lungo un percorso di scoperta che li aiuti a maturare un sereno rapporto con il cibo.

L’idea di fondo che sostiene l’approccio metodologico si può riassumere in due parole: “imparare divertendosi”. Attraverso la proposta di giochi, racconti, filastrocche, cartoni animati, attività di gruppo e di laboratorio, il progetto stimola nei bambini la capacità di osservazione, di gestire le emozioni, di relazionarsi senza ansie, di stabilire legami affettivi fondati sulla comprensione, sul rispetto e sulla solidarietà.

Grazie ai materiali didattici studiati da un’equipe di educatori, psicologi, nutrizionisti ed esperti di educazione alimentare, il progetto “Le emozioni nel piatto” crea un contesto scolastico nel quale, attraverso un approccio “leggero” e positivo nei confronti della vita, i bambini possano maturare sicurezza in se stessi e fiducia negli altri, entrambi elementi fondamentali di prevenzione primaria dell’anoressia.
Sperimentato per quest’anno scolastico presso l’Istituto comprensivo Giacomo Paccini di Sovico, il progetto coinvolge 5 classi della scuola dell’infanzia e alcune classi della primaria, e vede anche la partecipazione dei ragazzi della scuola secondaria.
Gli studenti del Liceo Artistico Amedeo Modigliani di Giussano sono impegnati, sotto la guida dei loro insegnanti, nella progettazione della grafica e nella realizzazione delle illustrazioni e dei cartoni animati, che tanta importanza hanno nel determinare l’efficacia degli strumenti didattici. Gli studenti dell’Istituto Tecnico Industriale Leonardo da Vinci di Carate, hanno invece il compito di effettuare le riprese degli incontri di formazione tenuti a docenti e genitori, per poi trarne dei video da diffondere sul web.

Elemento innovativo di grande valore, la partecipazione dei ragazzi della scuola secondaria non è per loro soltanto l’opportunità di potersi misurare direttamente in un compito altamente professionale, ma soprattutto l’occasione di riflettere indirettamente su un problema, l’anoressia, che li vede particolarmente interessati e troppo spesso anche vittime.

Nell’ottica di massimizzare l’efficacia dell’intervento, il progetto “Le emozioni nel piatto” prevede anche il coinvolgimento delle famiglie dei piccoli, alle quali viene distribuito specifico materiale informativo e sono dedicati momenti di confronto diretto con gli esperti.
Esaurito questo primo anno di sperimentazione del progetto, è prevista la sua diffusione a livello nazionale, attraverso un sito web dedicato, dal quale tutte le scuole d’Italia potranno liberamente fruire dei materiali didattici.

In sintesi, un progetto di prevenzione primaria che punta a contrastare l’anoressia rendendo i bambini protagonisti del loro apprendimento, che affronta il tema del rapporto con il cibo a 360 gradi con un approccio positivo, all’insegna della collaborazione, e che ribadisce e valorizza il ruolo centrale del Fondo per l’anoressia – Famiglia Peppino Fumagalli nella sua opera di promozione del benessere.

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