Monza, la storica Upim rivive grazie alla “reunion” delle ex commesse

10 novembre 2017 | 11:31
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Monza, la storica Upim rivive grazie alla “reunion” delle ex commesse

Martedì sera una quarantina di ex dipendenti del primo grande magazzino della città si sono ritrovate in una pizzeria di Monza

La storia dell’Upim rivive attraverso i ricordi delle sue ex commesse. Martedì sera una quarantina di ex dipendenti del primo grande magazzino di Monza inaugurato nel settembre del 1960 hanno dato vita a una vera e propria reunion in una pizzeria non lontano dal centro storico. Dopo tanti anni, dopo essersi perse di vista, dopo avere intrapreso mille strade tutte diverse fra loro, le ragazze dell’Upim si sono ritrovate e abbracciate. Vecchi ricordi e occhi lucidi perché per loro, per tutta Monza, l’Upim non è stato solo un punto vendita.

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L’Upim appartiene di diritto alla storia della città tanto che il palazzo che per 50 anni ne ha ospitato i locali viene chiamato da tutti “Palazzo dell’Upim” e la piazza antistante nessuno la menziona come piazza Centemero, ma tutti la chiamano “piazzetta Upim“. Martedì sera le ragazze dell’Upim erano 40, tutte donne tranne Giovanni Vinci, uno dei pochi commessi maschi assunti dalla direzione. In tutti questi anni alcune di loro si sono sempre tentate in contatto, altre, invece, non si vedevano da più di 30 anni. A organizzare la rimpatriata è stata Antonietta Monzo assieme alla ex collega Delia Parrella. “E’ stata una cena bellissima – ha commentato Antonietta -. Alcune di noi sono in pensione, altre lavorano ancora. Quando ci siamo conosciute eravamo ragazzine e adesso siamo nonne.

Per noi l’Upim non era solo un luogo di lavoro, è stato qualcosa di più, ci prendevamo cura dei reparti e della clientela e grazie al nostro impegno abbiamo vinto anche diversi premi”.  Negli anni Settanta, Upim è arrivata a contare oltre 100 dipendenti. Era un negozio frequentatissimo da tutti. Donne, uomini e soprattutto bambini che appena entrati si dirigevano spediti come fusi verso il piano interrato dove erano esposti i giocattoli. “Il mio primo giorno di lavoro ha coinciso con l’inaugurazione – racconta Carla Pellacchin -. Ricordo tutto come se fosse ieri. L’emozione del primo impiego, le direttiva impartite dai capi reparto, la cura e l’attenzione rivolta cliente. Il negozio era sempre pieno, addirittura in occasione di certi Natali siamo state costrette a chiudere gli ingressi tanta era la gente dentro”. Per molte delle ex commesse, l’assunzione e gli anni di lavoro all’Upim sono stati una fase fondamentale della vita, sia sotto il profilo professionale che umano.

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La direzione era rigidissima. Dalle commesse pretendeva serietà e per assicurarsi che le dipendenti fossero sempre in ordine distribuiva anche dei buoni per andare dal parrucchiere. Per non perdere l’appuntamento di martedì sera c’è stata qualcuna che si è sobbarcata un viaggio da Perugia e altre sarebbero dovute arrivare da Alessandria e persino dalla Spagna. Tuttavia, all’ultimo hanno dovuto rinunciare. Nessun problema. Sarà per la prossima volta perché Antonietta ha intenzione di replicare. “Abbiamo iniziato ritrovandoci in quattro o cinque – dice -, ma visto il successo che ha riscosso l’iniziativa farò di tutto per organizzare un secondo appuntamento”. In vista del quale ha in serbo anche una sorpresa: creare un album di ricordi con le foto scattate durante gli anni di lavoro all’Upim