Politica

PD tour in stazione: Barzaghi a Varedo fra la rabbia e lo sconforto dei pendolari

Consiglieri regionale del PD, visitano alcune stazioni della Brianza promuovendo un'azione di vicinanza ai problemi dei pendolari.


“Treni per vivere e non da piangere”. Questa la dichiarazione manifesto dei consiglieri regionali Pd della Lombardia oggi presenti in Brianza nelle persone di Laura Barzaghi, presso le stazioni di Palazzolo Milanese e Varedo, e in quella di Enrico Brambilla nelle stazioni di Carnate e Monza. Un presidio, quello dei due consiglieri, cominciato questa mattina alle 7 e vissuto per un’ora a fianco dei pendolari, sia sulle banchine in attesa dei treni, sia a bordo dei convogli diretti a Milano.

Lo scopo, come spiegano i consiglieri che distribuivano volanti, è stato quello di sincerare “Un’azione di protesta e di ascolto che permetta di alzare la voce e rendere più energiche le già innumerevoli richieste di intervento, attraverso treni più puntuali e sicuri”.

BILANCI TRAGICI

Del resto i dati forniti parlano chiaro: nonostante i miglioramenti infrastrutturali apportati negli ultimi anni e ad un aumento del traffico ferroviario, 56 treni soppressi ogni giorno, ritardi continui e stazioni poco presidiate si scontrano con una realtà che mette a dura prova la pazienza dei pendolari. “Ho riscontrato uno stato di profonda rabbia e rassegnazione sullo stato delle cose” ha commentato Barzaghi.

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Le lamentele raccolte sono unanimi. “Cosa vuole che le dica – risponde un pendolare varedese al consigliere Regionale – è uno schifo! Non c’è giorno in cui i treni non siano in ritardo”.

L’INTERVISTA

Raggiunta la consigliera Barzaghi durante il sopralluogo a Varedo, abbiamo voluto fare con lei il punto della situazione, intervistandola sulle criticità della stazione.

“Treni da vivere e non da piangere”. Questo il vostro slogan. Può spiegare in modo più approfondito di cosa si tratta?

“Molti pendolari lamentano grandi ritardi e soppressioni di treni, oltre 56 ogni giorno. Una realtà divenuta complicata da gestire dove il problema principale sono i treni obsoleti che causano ritardi e sovraffollamento dei vagoni. Si tratta di una situazione da modificare, ma Regione Lombardia ha appena rinnovato con Trenord un contratto di affitto per sei anni anziché, come da noi proposto, effettuare un bando europeo per l’appalto come appena successo in Emilia Romagna. Contestiamo quindi la gestione della ferrovia che rischia di peggiorare i servizi”.

In questi anni molte stazioni sono state migliorate o create ex novo. Il traffico ferroviario in aumento. È un fattore positivo per Trenord?

“Assolutamente sì, se non si scontrasse poi con questa organizzazione che però non funziona. Addirittura sono 110 le  stazioni che sono senza presidio e causano gravi problemi legati alla sicurezza e alla micro criminalità”.

Quindi alcuni punti a favore sì, ma tuttavia ci sono continui ritardi. Come pensa si possano risolvere?

“Ritardi dovuti a problemi di congestione sulle linee. I problema vero sono i treni obsoleti che si rompono in continuazione. Occorrono assolutamente treni nuovi a rimpiazzo di quelli in forza in questo momento”.

Il problema non è solo la qualità del viaggio, ma i passaggi a livello che affliggono la cittadinanza, come a Varedo (leggi qui il nostro servizio). Quali possono essere le soluzioni?

“Sottopassi. Assolutamente su tutte le linee non dovrebbero esserci più passaggi a raso. Io penso che oggi ci siano soluzioni tecniche per fare sottopassaggi un po’ ovunque”.

Se doveste vincere le elezioni regionali, come pensate di realizzare il vostro progetto?

“Bisogna iniziare da capo. Per prima cosa con l’acquisto di treni nuovi,  attraverso una gara d’appalto europea”.

“Una giunta sorda che fa solo promesse”. Duro attacco alla maggioranza regionale, il vostro?

“Una dichiarazione molto forte dovuta all’esasperazione. In questi 5 anni di legislatura non, come partito, abbiamo fatto 203 interpellanze e mozioni all’attuale giunta circa il tema della mobilità in tutta la Lombardia. Non abbiamo però ottenuto risposta alcuna”.

A cosa pensa sia dovuto questo “silenzio”?

Al fatto che non ci sia volontà di investire nel settore ferroviario.

 

A proposito di investimenti, sono stati promessi a Varedo 1,500 milioni di euro per la realizzazione di una passerella ciclo pedonale e per lo studio di un sottopasso veicolare. Cosa ne pensa a riguardo? E nel caso voi vinciate, porterete avanti tale finanziamento?

“Questa è stata una sorpresa dell’ultima riunione di bilancio. Improvvisamente, infatti, è spuntato questo emendamento che dà a Varedo tale cifra. Dalle mie parti si chiamano mance e non so nemmeno quanto questa opera potrà essere utile. Voglio capire perché a Varedo sì e in altri paesi no. Ormai l’emendamento è andato e il finanziamento verrà erogato. Non possiamo ritirarli perciò la cosa andrà avanti, non è però così che si governa Regione Lombardia”.

 

Massimo Chisari

 

 

 

 

 

 

 

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