Pellegrini in alta quota, il Cammino di Sant’Agostino sale in Valtellina

Renato Ornaghi, l’inventore del percorso ispirato al santo, ha annunciato l’estensione del percorso fino a Bormio: previsti 16 nuovi santuari in aggiunta ai 50 già inseriti
Cammino di Sant’Agostino sale in montagna. Renato Ornaghi, l’ingegnere esperto di energie rinnovabili, ma con una grande passione per la storia locale, ha presentato una nuova diramazione del Cammino da lui inventato circa dieci anni fa.
Il percorso è stato concepito per collegare (con partenza dalle reliquie del Santo, a Pavia) tutti i santuari Mariani presenti lungo le vie d’acqua dell’Adda, a partire dal milanese e dal canale della Martesana seguendo poi l’alzaia del fiume nel tratto leonardesco, la valle di San Martino, il lago di Lecco e infine la Valtellina. Tale novità determina l’aggiunta di ulteriori 16 santuari al percorso iniziale lungo la direttrice Pavia, Milano, Lecco, Sondrio, Tirano, Bormio per un totale di circa 400 km
Il Cammino di Sant’Agostino è un pellegrinaggio mariano nel nome del Santo della Grazia, concepito per raggiungere e collegare nelle sue tappe cinquanta santuari Mariani della Lombardia. Il percorso inoltre tocca tre località lombarde coinvolte con la figura di Agostino da Ippona: Rus Cassiciacum (oggi Cassago Brianza, luogo della sua conversione), Milano (la città capitale imperiale, luogo del battesimo) e Pavia, ove si trovano le relique del Santo al quale il Cammino è dedicato. La lunghezza attuale dei percorsi italiani è di 926 km. E’ possibile una prosecuzione del percorso per ulteriori 605 km in terra nordafricana, da Tunisi-Cartagine a Ippona e ritorno, passando per Tagaste.
“La suggestione del percorso proposto è tale da configurare il percorso della Rosa Rampicante come una notevole e originale proposta di valorizzazione dei territori coinvolti – ha spiegato Ornaghi -, portandoli a competere, grazie alla presenza pregnante e variegata di numerosi temi attrattivi, coi più blasonati cammini europei”.
In foto Renato Ornaghi