Polizia Locale, caso di omonimia: assunto e subito licenziato

L’errore verrebbe dagli uffici monzesi che avrebbero trasmesso al Comune lecchese un nominativo sbagliato (stesso cognome ma nome diverso).
Vigile assunto e licenziato a tempo di record: il caso a Calolziocorte (Lecco). Il misunderstanding sarebbe insorto a causa di una omonimia: l’agente della Polizia Locale, che ha lavorato anche a Desio, è stato assunto e subito dopo licenziato.
L’errore verrebbe dagli uffici monzesi che avrebbero trasmesso al Comune lecchese un nominativo sbagliato (stesso cognome ma nome diverso). La persona in questione in realtà non aveva superato il concorso a differenza del suo omonimo piazzato in graduatoria. Quando si sono accorti dello sbaglio però il contratto era già stato stipulato e l’agente aveva già cominciato il servizio.
Scoperto l’errore si è provveduto a porre fine al contratto licenziando il neo agente.