Tavolo dei Giovani, l’USV: «Apriamolo anche ai non vimercatesi»

L’Unione degli Studenti di Vimercate interviene sul fallimento della partecipazione giovanile e punta il dito contro l’Amministrazione: «Mancano spazi di ritrovo»
Si torna a parlare di partecipazione giovanile a Vimercate. In seguito alla notizia del fallimento del Tavolo di Giovani a causa della candidatura di un solo ragazzo (leggi qui), scende in campo anche l’Unione Studenti di Vimercate.
«Siamo amareggiati dal fatto che questo strumento di democrazia non venga usato al meglio dal nostro Comune» hanno commentato in una nota stampa. L’Unione avanza poi una proposta: «Quello che chiediamo come Unione degli Studenti Vimercate, ormai da mesi, alla Giunta pentastellata è di approvare la nostra proposta di Carta di cittadinanza per i soggetti in formazione».
La carta in questione potrebbe comportare una modifica nel regolamento del tavolo giovani, così da poterlo aprire anche agli studenti e ai giovani che vivono la città pur non essendo cittadini residenti. In questo modo, forse, la partecipazione potrebbe avere più consenti e il Tavolo potrebbe finalmente essere costituito.
I ragazzi dell’Unione, però, puntano il dito anche su un’altra questione, ovvero sulla mancanza dispazi a loro dedicati: «Sollecitiamo la Giunta ad avviare un iter per la discussione della carta in consiglio comunale e iniziare a occuparsi realmente delle politiche giovanili, soprattutto dopo la chiusura nell’anno passato degli spazi di aggregazione come lo Spazio Popolare Studentesco e l’ Acropolis in area festa, luoghi di ritrovo e aggregazione giovanile».
Il Primo cittadino sottolinea di essere consapevole che sulle Politiche Giovanili ci sia tanto lavoro da fare. «Conosciamo bene le sollecitazioni dell’Unione studenti, la loro richiesta è tenuta in considerazione dalla Giunta che ci sta lavorando, come sta lavorando sulla questione della Carta di cittadinanza» ha spiegato Francesco Sartini.
Il sindaco, poi, interviene anche sulla questione degli spazi: «L’Amministrazione conosce le problematiche, sappiamo che mancano spazi, ma anche che sono necessarie politiche giovanili organizzate in modo puntuale. Gli spazi di via XXV aprile erano autogestiti dai ragazzi, mentre credo che sia necessario studiare una vera e fattiva collaborazione tra i giovani e l’Amministrazione, in modo che le Politiche Giovanili siano realmente utili ed educative per i ragazzi».