Teatro Manzoni conti in rosso. OK del Consiglio al piano triennale di salvataggio

Lo storico teatro monzese ha visto passare ai raggi i conti che hanno fatto registrare un disavanzo di oltre 100 mila euro.
Via libera al piano di “salvataggio” del teatro Manzoni. Al termine della seduta di Consiglio comunale di lunedì sera, l’aula ha approvato il bilancio del scuola Civica Borsa, l’azienda partecipata del Comune che ha in gestione il teatro, e dello stesso teatro Manzoni per il triennio 2018 – 2020. Il piano è figlio del buco da oltre 100 mila euro denunciato dal sindaco Dario Allevi metà ottobre e prevede di azzerare il debito entro il 2020 attraverso un’azione su quattro fronti: aumento del costo del biglietti a partire dal 2018 (1 euro), aumento del numero degli spettacoli (+ 20), aumento degli introiti pubblicitari da 10 a 50 mila euro già dal prossimo anno e aumento del contributo versato dal Comune da 90 mila a 160 mila euro. Il piano è stato approvatori coi voti del centrodestra, che con quelli del centro sinistra. Unici astenuti i consiglieri del Movimento Cinque Stelle che hanno manifestato più di una perplessità sulla reale possibilità di applicare concretamente il piano. Il Manzoni, dunque, storico teatro monzese, è a tutti gli effetti un osservato speciale. Nel corso dell’ultima seduta di Consiglio comunale ha visto passare ai raggi i conti che hanno fatto registrare il disavanzo di oltre 100 mila euro già sottolineato dal primo cittadino. Ma non è solo il portafogli ad essere analizzato dall’assise cittadina, anche la struttura ha fatto discutere non poco l’aula.
Rispetto al 2016 i miglioramenti ci sono stati. La vendita di biglietti è aumentata ma questo non basta. La bontà del cartellone di questa ultima stagione deve comunque fare i conti con un bilancio ancora in rosso. Ma la questione è: Manzoni sì, Manzoni no? Il sindaco di Monza, Dario Allevi, ha annunciato che subito dopo Natale si terrà un incontro proprio presso la struttura per esporre alla cittadinanza le idee della Giunta. “Insieme i docenti del Politecnico, che ci illustrerà degli studi di fattibilità o dei recuperi, presenteremo ai monzesi i nostri progetti. La Scuola Borsa è una eccellenza del nostro territorio. Il grosso della perdita sta nella gestione teatrale. Noi comunque puntiamo molto sulla cultura”.
Un nuovo teatro nel futuro della città? “Nel mio programma ho incluso anche un teatro nuovo, degno di tale nome e non un teatro Manzoni con le sue criticità. Nei prossimi mesi sentiremo su questo aspetto la città. Dal 2015 in poi la passata amministrazione aveva diminuito il contributo, dunque il deficit della Scuola speciale Borsa era inevitabile. La dottoressa Pedrazzini ha alzato il livello del cartellone notevolmente e ora, con un contributo di 160mila euro, speriamo di poter riportare i bilanci almeno in pari” – ha spiegato il borgomastro.
Centinaia di appassionati e abbonati, entusiasti delle ultime stagioni, hanno però deciso di fare sentire la loro voce. In rampa di lancio, infatti, c’è una raccolta firme per difendere il Manzoni e il suo cartellone artistico. In difesa dell’impianto si è schierato anche l’ex sindaco Roberto Scanagatti, ora consigliere comunale. “Sono dalla parte di chi si sta mobilitando per difendere il Manzoni – ha dichiarato -. La giunta deve spiegare le sue intenzioni”.
Il primo cittadino ha manifestato all’aula il desiderio di progettare un nuovo teatro per la città, calibrato sulle esigenze reali. “Ho sentito che ci sono dei cittadini disposti a creare un comitato per salvare il Manzoni. Ho intenzione, prima dell’incontro con i professori del Politecnico, di invitarli a fare un giro anche solo per vedere lo stato in cui sono ridotti i camerini, uno stato vergognoso. Quando penso alla qualità dell’offerta teatrale, con artisti di fama internazionale che vengono a cambiarsi nei nostri camerini, io mi vergogno di essere il sindaco di questa città. Non dimentichiamo poi l’amianto, i lavori partiranno a giugno per consentire lo svolgimento della nuova stagione” Costo del primo lotto: un milione di euro. Sugli altri 3milioni di euro, utili per la realizzazione degli altri tre lotti, si è aperta una nuova discussione. “Quando hai una macchina vecchia dove si devono investire tanti soldi ad un certo punto ti fermi per capire se ne vale la pena o se è il caso o meno di aprire un leasing per acquistarne una nuova. Sempre però con la partecipazione di tutti” ha concluso Allevi. “I cittadini monzesi vogliono questo teatro e i numeri lo confermano. Parliamo di 38mila spettatori.
A Monza si è affiancata anche l’attività del Binario 7 che non ha portato via un solo spettatore, anzi si è creata un’osmosi e collaborazione tra queste due realtà che va coltivata. C’è una vitalità invidiata, vengono anche da Milano a vedere gli spettacoli del Manzoni. Quello di cui ci dobbiamo preoccupare è che la prospettiva sia migliore. Sappiamo tutti che la struttura non è adeguata e questa è una priorità. La somma che dovrà essere sostenuta non può essere messa in capo alla Scuola civica Borsa, siccome la proprietà è nostra saremo noi a doverli sostenere. Siamo sulla strada giusta per far si che questa tradizione monzese resti viva” ha commentato il consigliere ed ex sindaco del Pd, Roberto Scanagatti.