Besana senza luminarie. Per i cittadini, il sindaco è un “Grinch” che odia il Natale

Anche quest’anno, in occasione delle festività natalizie, Besana Brianza rimane al buio: niente addobbi in centro e nelle frazioni.
Mancano oramai pochi giorni al 25 dicembre ma i besanesi, per trovare un po’ di spirito natalizio, devono spostarsi altrove. Perché, mentre tutti gli altri comuni si accendono a festa con alberi in piazza e luminarie, Besana si spegne e, insieme a lei, anche le sue frazioni. Passeggiando per le vie del centro, la sera, tutto rimane buio: niente decorazioni, niente luci. Se non quelle dei privati cittadini che, attraverso il web, sfogano tutta la loro delusione per essere stati privati anche della tradizione del Natale. Molti puntano il dito contro un’amministrazione indifferente definendo, addirittura, il sindaco Sergio Cazzaniga un “grinch”. “Sono meno verde di quanto può pensare la gente – risponde con un sorriso il primo cittadino – sinceramente non mi ricordo che a Besana ci siano stati chissà quali addobbi negli anni passati. Questo non vuol dire che non ci abbiamo pensato, anzi. Abbiamo iniziato un percorso con l’associazione commercianti ma non è andata a buon fine – spiega – addobbare Besana non è così facile: un’area che si estende su oltre 15 chilometri e che conta ben 7 frazioni. Insomma, si capisce che la spesa economica da affrontare non è certo indifferente e purtroppo l’associazione commercianti non è riuscita a sostenere l’impegno”. Insomma, niente soldi, niente luminarie. Ma le proposte, più economiche, non tardano ad arrivare. Come, per esempio, quello di imitare Como e Monza acquistando un proiettore per illuminare la piazza di Besana oppure quella di coinvolgere le associazioni di volontariato: “l’amministrazione è ben lieta di accogliere ogni proposta – risponde il sindaco – ovviamente non ci si può svegliare a fine novembre. Bisogna pensarci molto tempo prima, già a fine estate, perché comunque ci sono delle pratiche burocratiche da seguire e portare avanti. L’invito ora è per l’anno prossimo: fatevi avanti!”.
L’albero luminoso solidale
Eppure a Besana lo spirito natalizio c’è anche se non si vede. A farlo notare è proprio il primo cittadino che, cogliendo l’occasione di queste polemiche sulle luminarie, ricorda a tutti i suoi cittadini dell’iniziativa dell’albero solidale che ogni anno raccoglie fondi in favore del Lacor Hospital, una struttura che in Uganda cura e aiuta 250mila pazienti ogni anno: “La fondazione Corti è nata dall’idea e dall’impegno di un nostro concittadino, Pietro Corti e da sua moglie Lucille Teasdale, a sostegno proprio di questo ospedale – racconta Sergio Cazzaniga – ogni anno, durante le festività di Natale, devolviamo 2.500euro in favore di questa importante fondazione. Cioè, anziché spendere soldi per un albero vero e proprio da mettere in piazza, devolviamo la stessa cifra per una buona causa. Non è un albero che si illumina, ma è un albero luminoso”.