Cesano città della droga. Sindaco Longhin: “Non siamo Napoli”

L’ex candidato sindaco Luca Bosio racconta di una Cesano estrema fatta di droga, vandalismo e accattonaggio.
Ha tenuto banco per più di un’ora, ieri sera in consiglio comunale, la mozione presentata dal capo gruppo d’opposizione Luca Bosio sul tema della sicurezza cittadina, dell’accattonaggio e del commercio abusivo. Quella che ne è venuta fuori è una fotografia di una Cesano Maderno estrema dove la droga sembra fare da padrona: siringhe, spaccio, bivaccamenti notturi, molestie, vandalismi. Il gruppo ‘Con Bosio per Cesano’, dunque, ha chiesto provvedimenti all’amministrazione: “una situazione che non si può più tollerare – commentano – i nostri cittadini sono stati costretti a cambiare le proprie abitudini di vita per paura. Ragazze e donne hanno il terrore di muoversi da sole, al crepuscolo, per paura di essere affiancate in malo modo da individui poco raccomandabili”.
La mozione nasce dalle segnalazioni che, negli ultimi mesi, sono state raccolte dai consiglieri Bosio, Cristiano Crippa e Chiara Travagin: “il 19 novembre scorso, alle 17, una donna ferma al passaggio a livello della vecchia stazione – racconta Bosio – è stata avvicinata da un trentenne che le ha mosso pesanti avances verbali e fisiche. La donna ovviamente si è spaventata molto”. Ma questo, secondo i membri del gruppo di opposizione, sarebbe solo uno dei tanti episodi registrati: molti giovani, per esempio, sono soliti ritrovarsi in via Misurina, vicino alla scuola Rodari, per bere e fare uso di droghe pesanti e leggere fino a notte fonda. “Non è raro – continua Bosio – che i residenti siano costretti a chiamare le forze dell’ordine per mettere fine alle colluttazioni che nascono tra i giovani, magari anche a suon di bottigliate”. Ovviamente, nella lunga lista esposta dal capogruppo durante la seduta di consiglio, sono state elencate tutte le zone considerate a rischio tra cui anche la stazione e il parco delle Groane, già più volte protagonista della cronaca dopo vari maxi sequestri e arresti per spaccio.
Il Sindaco Maurilio Longhin: “non riconosco la mia città”
Le zone di Cesano Maderno letteralmente invase dalla vendita e dall’acquisto di droga, per Bosio, sono davvero innumerevoli e fuori controllo da troppo tempo oramai. Ma il sindaco non ci sta, e commenta: “sono perfettamente a conoscenza della problematica che, oltre Cesano, sta colpendo sfortunatamente molti altri comuni limitrofi – dice – ma da qui, a disegnare una città che sembra più simile alla peggio Napoli o addirittura al Bronx mi sembra eccessivo. E’ vero che Cesano è stata protagonista della cronaca dopo il sequestro di eroina al parco delle Groane ma vogliamo vedere il lato positivo? Ovvero che la polizia e i carabinieri hanno fatto un gran bel lavoro?”. La questione della sicurezza, però, non è vista da tutti allo stesso modo. Alberto Vaghi, capogruppo della lista civica ‘Vivi Cesano con Longhin Sindaco’ è assolutamente convinto che i controlli siano troppo pochi: “abbiamo si e no a disposizione 15 agenti che a malapena riescono a sorvegliare i divieti di sosta – interviene – sono convinto anche io che la situazione disegnata da Bosio sia eccessiva, ma resta il fatto che Cesano Maderno è una colabrodo: non si capisce più chi entra, chi esce. La questione droga è complicata e profonda: è vero che sono tanti gli spacciatori, ma bisogna anche dire che, all’aumento dell’offerta, c’è dietro anche un aumento della domanda”.
La richiesta: tutti davanti al Prefetto
Quanto può fare il comune di Cesano a fronte di questa drammaticità? Forse poco, in solitaria. E’ per questo che, ieri sera durante il consiglio comunale, la mozione di Bosio non viene appoggiata ma, dalla discussione, ne è nata un’altra proposta che ha messo, forse, d’accordo tutti: quella di organizzare una riunione con tutti i capigruppo dei partiti, insieme al Prefetto, al comandante della Polizia Locale e a quello dei Carabinieri. Il bene di Cesano prima di tutto, e su questo, nessuno discute anche se qualcuno azzarda: “dobbiamo uscire dal territorio – conclude Michele Santoro, capogruppo della lista Per Bosio Forza Italia Berlusconi – qui bisogna coinvolgere la Regione”.