Delitto di Solaro, indagine concentrata negli ultimi giorni di vita di Redaelli

Nei suoi ultimi giorni di vita potrebbe trovarsi quindi la soluzione al delitto.
Non si sa ancora chi lo ha ucciso e perchè. Michelangelo Redaelli, 54 anni, orfano e senza un compagno ufficiale, viveva solo nella palazzina di via Parisi 1 a Solaro e, presumibilmente, chi lo ha ucciso o lo consceva bene o lo ha sorpreso mentre era nel suo garage, qualche ora prima della vigilia di Natale.
E’ ancora caccia al killer di Michelangelo Redaelli, 54 anni, trovato cadavere con una coltellata alla gola nel suo box di Solaro, il 24 la sera della vigilia di Natale.
L’uomo, due i filoni di indagine principale, potrebbe essere stato ucciso sullo sfondo di una relazione passionale finita male o per una lite legata a un piccolo commercio di stupefacente. Non sarebbe quindi semplice risalire alle frequentazioni dell’uomo, descritto dai vicini come una persona “gentile e riservata”, che in tanti anni “non ha mai dato alcun problema”, nonostante voci sul suo passato di droga lo perseguitavano ancora, ma i carabinieri di Desio, coordinati dal Pm monzese Michele Cinque, ci stanno lavorando senza sosta.
Nei suoi ultimi giorni di vita potrebbe trovarsi quindi la soluzione al delitto. Redaelli, nessun compagno ufficiale ma qualche frequentazione, probabilmente non amava esporre la propria vita personale al pubblico. Un omicidio “pulito” il suo, una sola coltellata violenta alla gola senza che la vittima avesse nemmeno il tempo di urlare ma che, come in qualsiasi caso, qualche traccia dietro di sè ha lasciato.
Tra i rilievi dei carabinieri della scientifica e l’elaborazione dei tabulati telefonici, gli inquirenti risaliranno con quasi certezza agli ultimi contatti della vittima. Lui, che stando ai vicini “in casa non portava nessuno”, aveva scelto di non stare al passo con le moderne tecnologie ed usava ancora un telefonino senza chat e connessioni ai social network. Eppure qualche contatto lo aveva, come confermano alcuni residenti che riferiscono di averlo visto “più di frequente” parlare con “qualcuno” sulle scale del condominio o nel box.
Precedenti per droga alle spalle, Redaelli potrebbe forse aver ripreso una piccola attività di spaccio, ma anche questa possibilità è ancora al vaglio degli inquirenti.