L’ultimo commosso saluto ad Andrea La Rosa nella chiesa della sua infanzia

30 dicembre 2017 | 17:57
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L’ultimo commosso saluto ad Andrea La Rosa nella chiesa della sua infanzia

Sabato 30 dicembre, presso la Chiesa dei Quattro Evangelisti di Milano, si sono svolti i funerali dell’ex ds di Brugherio brutalmente assassinato.

«C’è un legame profondo tra il Natale e la Pasqua, tra il mistero di una vita che nasce e quello di una vita che finisce e risorge alla vita eterna. In questo Natale, per Andrea si è compiuta anche la Pasqua».

Queste le parole del sacerdote che ha celebrato i funerali di Andrea La Rosa, ex direttore sportivo del Brugherio Calcio brutalmente assassinato da Antonietta Bianchiello e Raffaele Rullo. L’ultimo saluto al 35enne si è svolto sabato 30 dicembre nella chiesa dei Quattro Evangelisti di via Pezzotti a Milano.

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Nella chiesa gremita, in tanti hanno voluto dire addio all’uomo. «I genitori di Andrea hanno voluto che i funerali fossero celebrati in questa chiesa perché qui Andrea ha vissuto la sua fanciullezza, qui ha frequentato la scuola, è cresciuto, in questi campetti si è avvicinato al calcio” ha commentato il sacerdote nella sua toccante omelia.

Tante le parole di conforto, pochissime quelle rivolte agli autori del brutale gesto che ha spento la vita di La Rosa: “Non lasciamo che tutti gli Erode, del passato e di oggi, riescano a soggiogarci e finiscano per farci incatenare dai paradossi, facendoci prigionieri. Guardiamo oltre, l’amore è più potente dell’ odio, la luce e la vita sono più potenti”.

LA VICENDA

Difficile digerire parole di speranza, conoscendo il retroscena della vicenda che ha visto protagonista il giovane. La Rosa era misteriosamente scomprarso la sera del 14 novembre, dopo la presentazione del nuovo mister dei verdeblù Marco El Sheik. La vicenda era rimasta avvolta nel mistero, fino alla sera del 13 dicembre, quando i carabinieri hanno fermato a Varedo l’automobile di Antonietta Biancaniello, sul cui sedile posteriore, in un bidone, hanno rinvenuto il cadavere del 35enne.

I militari hanno quindi arrestato Biancaniello e il figlio Raffaele Rullo, riuscendo così a ricostruire l’assurda vicenda. Alla base dell’omicidio ci sarebbe un prestito concesso da La Rosa a Rullo e mai restituito. Proprio Rullo avrebbe invitato La Rosa a casa della madre, dove si sarebbe consumato l’omicidio. Dopo averlo sgozzato, per liberarsi del cadavere i due avrebbero tentato di utilizzare dell’acido per poi chiudere il corpo in un bidone di metallo.

Al momento del ritrovamento del corpo nel bidone, Bianchiello sarebbe stata diretta a Seveso dove, in un garage di proprietà del figlio, sono stati trovati 24 flaconi di acido. Sembra che i due volessero proseguire nel loro folle progetto di sbarazzarsi del corpo di La Rosa. Madre e figlio al momento si trovano ancora in carcere: la donna ha difeso il 35enne, mentre Rullo ha accusato la madre del delitto.