Meda, Sinistra e Ambiente contro il riscaldamento a pellet a scuola

21 dicembre 2017 | 00:09
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Meda, Sinistra e Ambiente contro il riscaldamento a pellet a scuola

A essere oggetto delle critiche di Sinistra e Ambiente è il nuovo generatore di calore dell’edificio scolastico

Non siedono più in consiglio comunale, ma non per questo si sono disinteressati di quello che succede a Meda. Soprattutto quando si parla di ambiente. Il gruppo Sinistra e Ambiente, che a giugno aveva deciso di non presentarsi alle elezioni dello scorso giugno proprio per non dover scendere a compromessi con altre forze politiche, si è mostrata molto critica in merito ai lavori di riqualificazione energetica presso la scuola Anna Frank: si sarebbe guardato più al lato economico che a quello ambientale. Ma in questi casi risparmiare ha spesso conseguenze negative sulla salute di tutti.

meda-scuola-camino-pelletA essere oggetto delle critiche di Sinistra e Ambiente è il nuovo generatore di calore dell’edificio scolastico, che sarà alimentato esclusivamente a pellet (foto a fianco, ndr).

«Purtroppo la scelta non è certo ottimale – affermano i membri di Sinistra e Ambiente -. È ormai noto a tutti che l’aria a Meda, soprattutto per il particolato PM10 e PM2.5, risulta di pessima qualità, superando ampiamente e per periodi consecutivi i limiti previsti dalla normativa. Tra i fattori che concorrono pesantemente a portare oltre i limiti la concentrazione di polveri sospese vi è proprio la combustione dei pellet – spiegano, citando a conferma i dati di Arpa, con la relazione 2015 e il rapporto annuale per la provincia di Monza del 2016 -. La scelta dell’uso dei pellet come combustibile rischia di andare a contribuire al peggioramento dell’aria: è una vera e propria sorgente di emissioni di particolato, oltretutto in un luogo sensibile quale un edificio scolastico. Insomma – concludono – c’è una chiara ed evidente contraddizione: da un lato si punta a ridurre i consumi degli edifici più energivori per combattere l’emissione di CO2, ma dall’altra si introduce una sorgente d’inquinamento pressoché certa di PM10».

I lavori infatti erano stati assegnati dalla ex giunta Caimi alla società Carbotermo, unica partecipante e vincitrice del bando Esco per la riqualificazione e gestione energetica degli edifici comunali. Il progetto, che interessa 8 edifici con diverse azioni e interventi, prevede un investimento di 2.554.080 euro da parte della Carbotermo, che riceverà in cambio la gestione ventennale degli edifici pubblici, per il quali il comune di Meda verserà un canone annuo di 416.000 euro, basato sulle tariffe energetiche delle fatture d’utenza. «Indubbiamente il progetto presentato dalla Carbotermo meritava, quand’era ancora possibile, una valutazione e un’analisi più attenta e approfondita – conclude Sinistra e Ambiente -, chiedendo anche di vagliare l’uso di una pompa di calore, una tecnologia di riscaldamento pulita, ormai utilizzata pure in impianti per edifici scolastici, anche in ciclo combinato».