Progetto Linkra, sindacati e Afol uniti per ricollocare i lavoratori senza soldi da mesi

13 dicembre 2017 | 00:33
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Progetto Linkra, sindacati e Afol uniti per ricollocare i lavoratori senza soldi da mesi

Incontro tra lavoratori e rappresentanze sindacali, per parlare di presente e futuro. Mondellini della Fiom Cgil: “Soldi arrivati, l’Inps pagherà a breve”

I soldi ci sono, anche se non sono ancora arrivati ai lavoratori. Circa 200 dipendenti della Linkra e Compel, senza stipendio da aprile e in attesa dei primi ammortizzatori sociali, hanno gremito lunedì 11 dicembre la sala consiliare del Comune di Agrate Brianza, messa a disposizione in via eccezionale per un incontro, a cui, oltre ai diretti interessati, hanno preso parte i rappresentanti di Fiom Cgil Monza, Fim Cisl Monza Lecco e di Sial Cobas.

UN PROGETTO DI RICOLLOCAMENTO

Scopo dell’assemblea non era manifestare (anche se ancora dei soldi promessi non si vede l’ombra), bensì parlare del futuro di quasi 300 uomini e donne che negli ultimi mesi hanno dato fondo ai loro risparmi. Presente all’incontro, infatti, anche Silvia Gabbioneta di Afol Monza-Brianza, ente che si occupa di lavoro e ricollocamento, che ha presentato il progetto pensato per tutte le persone impiegate presso l’azienda con sede ad Agrate e Cornate.

Durante l’incontro ai lavoratori è stata data la possibilità di compilare un modulo, necessario a sondare competenze ed eventuali settori o indirizzi in cui vorrebbero allargare le loro competenze professionali e per sondare la pre-adesione al progetto. Ad esso seguiranno una serie di colloqui individuali, in cui verranno raccolte esigenze e competenze specifiche di ogni lavoratore che aderirà. Tutti i dati raccolti serviranno ad Afol per elaborare un’idea da sottoporre a Regione Lombardia, per chiedere fondi a sostegno di progetti di formazione e per il ricollocamento in altre aziende del territorio. Se il progetto verrà approvato, i lavoratori verranno così aiutati a trovare un nuovo posto di lavoro, che sia attraverso corsi ma anche attraverso counseling, tutoraggio per la stesura del CV ecc.

Su circa 120 lavoratori intervenuti all’incontro, 90 hanno consegnato i moduli: 35 hanno indicato di voler seguire corsi di riqualifica, gli altri di voler invece essere aiutati nel ricollocamento. I restanti dipendenti potranno consegnare il loro questionario entro il 22 dicembre, in seguito Afol farà un bilancio e preparerà il progetto che sarà dunque presentato alla Regione a gennaio.

«È importante che i lavoratori conoscano i loro diritti ma anche i loro doveri – ha commentato Gabbioneta – Gli ammortizzatori sociali sono un loro diritto, come è un loro dovere impegnarsi in politiche attive per la ricollocazione e per il reinserimento nel mondo del lavoro. Cosa che, per altro, è anche una grande possibilità»

LA VICENDA

La mattinata è stata utile anche per aggiornamenti riguardo alla situazione: a novembre, infatti, sono stati firmati i decreti che autorizzavano la cassa integrazione speciale per i dipendenti delle due società brianzole, finite in amministrazione straordinaria. Era attesa la comunicazione ufficiale, che doveva dare avvio alle procedure aziendali per arrivare al pagamento da parte dell’Inps. La speranza che i soldi arrivassero prima di Natale, però, è stata infranta: «L’azienda ha versato la sua parte all’Inps, garantendo il pagamento dei primi due mesi di cassa – ha spiegato Angela Mondellini, segretario di Fiom Cgil – La situazione, insomma, dovrebbe sbrogliarsi a brevissimo».

La discesa di Linkra e Compel è iniziata nel 2016. Prima di allora le due aziende dell’hi-tech erano realtà in grande crescita, con 450 dipendenti impiegati nelle fabbriche di Cornate d’Adda e Agrate Brianza. Nel 2016, 147 lavoratori sono passati al gruppo francese Cordon Group, agli altri 300 sono stati messi in cassa integrazione e mobilità.

A giugno 2017 entrambe le aziende, giunte sull’orlo della bancarotta, sono state ammesse dal Tribunale di Monza alla procedura di amministrazione straordinaria. Già allora, i lavoratori non percepivano stipendio da mesi. A giugno è arrivata la nomina di commissario straordinario da parte del Ministero dello Sviluppo economico, a cui è seguito un verbale di accordo sindacale per la richiesta di cassa integrazione speciale, il cui decreto è stato firmato, appunto, a novembre. Ora, la questione dovrebbe, finalmente, essere giunta a una svolta