Villa Borromeo, sarà centro di digitalizzazione con il Politecnico?

La Villa Borromeo di Arcore è osservata speciale. Oggi, giovedì 14 dicembre, il sopralluogo della Commissione Cultura della Regione Lombardia.
La Villa Borromeo di Arcore è osservata speciale. Oggi, giovedì 14 dicembre, il sopralluogo della Commissione Cultura della Regione Lombardia. Ad ammirare l’avanzamento del cantiere di restauro portato avanti da Italiana Costruzioni, accompagnati dalla padrona di casa, Rosalba Colombo e dal vice sindaco Valentina Del Campo, c’erano Laura Barzaghi e Fabio Pizzul, consiglieri regionali del PD, Sabrina Mosca (FI), vicepresidente della commissione, Gianmarco Corbetta, consigliere regionale M5S. Tra le proposte per la villa di delizia, una partnership tra Arcore e la regione per un centro di digitalizzazione con il Politecnico.
“Tra i progetti legati alla villa c’è un accordo di programma con la Regione Lombardia che riguarderà il centro di documentazione e digitalizzazione di tutti i parchi e i giardini storici della Brianza, in collaborazione con il Politecnico. Sarà un’occasione per svolgere stage e corsi per gli studenti e, per il territorio, sarà il luogo in cui verranno digitalizzate tutte le carte teresiane risalenti agli anni 1500-1700 prima che vadano perse. Da alcune carte in archivio abbiamo scoperto che ad Arcore c’era un castello”, ha spiegato il primo cittadino, Rosalba Colombo.
Il progetto con il Politecnico non è l’unico motivo della visita della Commissione Cultura, come ha precisato Laura Barzaghi: “Riteniamo che questo sia un bell’esempio di recupero conservativo che può ispirare altre realtà brianzole e lombarde. Ci tenevamo a capire com’è nata questa iniziativa, come è stata portata avanti e quali saranno i risultati”.
Il cantiere – come previsto dall’amministrazione di Arcore – prosegue a passo spedito e – come conferma la ditta appaltatrice – sarà ultimato questo stesso febbraio. Da lì in poi si procederà con il giardino all’italiana che fungerà da magnifica cornice per l’opera al posto degli attuali container. L’inaugurazione è stimata per questa primavera, tra aprile e maggio.
Resta ancora una questione aperta, quella della gestione della Villa, una volta ultimato il restauro. Una questione che sta particolarmente a cuore al consigliere Gianmarco Corbetta che si è detto contento di quanto fatto fino ad ora: “Oggi mi interessava capire anche cosa ne sarà della Villa Borromeo dopo il recupero. Sono contento che la sua gestione non sarà affidata alla ditta che si è occupata del restauro, serve un soggetto adeguato”. Un argomento spinoso che, come ha confermato il sindaco Colombo, è al centro dei pensieri dell’amministrazione. “La villa è un bene complesso, basta pensare alle 147 stanze, alcune poco accessibili. Non crediamo che una Fondazione sia adeguata per la sua gestione, pensiamo più ad un soggetto esterno con una convenzione che, in collaborazione con il comune di Arcore, si occupi di predisporre un piano.”, ha commentato il primo cittadino.
L’importante, per tutti, resta fare rete per migliorare l’esperienza di ciascun comune della Lombardia. “L’idea di una collaborazione tra pubblico e privato è nata da un’esperienza territoriale positiva, quella della Villa Reale di Monza. Il fatto che si possano mettere a sistema, fare rete, tra le diverse esperienze, è molto importante per la zona brianzola. L’offerta turistica è vincente e ha molte possibilità. “, ha aggiunto il consigliere Fabio Pizzul.