Vimercate e dintorni: un anno di storie emozionanti, da vivere e raccontare

Tra storie tristi (quella di Stacey in primis) e fastidiose (come non ricordare i furbetti dei rifiuti della SP13?), tante le vicende degne di nota
“A parlare delle cose belle e dei giorni lieti si fa in fretta, e non è che interessi molto ascoltare; invece da cose gravose, emozionanti o addirittura spaventose si può trarre una buona storia, o comunque un lungo racconto“. L’autore di queste parole sapeva bene di cosa parlava: si tratta di J.R.R. Tolkien, lo scrittore del “Signore degli anelli”.Aveva ragione, ai lettori piacciono le storie “gravose” o addirittura “spaventose”, ma agli scrittori? Vi siete mai chiesti di cosa piace scrivere a noi giornalisti?
Ecco una breve carrellata di articoli che hanno fatto grande il mio 2017 (il primo tra l’altro trascorso nella squadra di MBNews), che riguardano argomenti di cui mi ha emozionato scrivere, nel bene o nel male, o che trattano storie che mi hanno appassionato in modo particolare.
IL RICORDO DI STACEY
Prima tra tutte, e su questo penso che i lettori concorderanno con me, la vicenda di Stacey Oledibe. Stacey, studentessa residente a Vimercate, è morta dopo essere stata investita mentre si recava a scuola, la mattina del 14 ottobre. La storia della giovane, appena 14enne, ha scosso l’intera città, anche perché alla guida dell’auto che l’ha travolta, c’era Natalia Balzan Solis, 19 enne di Brugherio, neo-patentata e studentessa presso lo stesso istituto Onnicomprensivo in cui era iscritta da appena qualche mese Stacey. Anche lei, quella mattina, si stava recando a scuola. Mentre Stacey è morta dopo qualche giorno di coma che aveva fatto sperare in un epilogo diverso, Natalia dovrà rispondere del reato di omicidio stradale e di omissione di soccorso: la 19enne, infatti, probabilmente presa dal panico, non si è fermata a prestare soccorso alla compagna. Inutile spiegare le ragioni del coinvolgimento emotivo: seguire e raccontare fatti di cronaca così importanti, è sempre una grossa responsabilità, per il lettori, ma anche per i “protagonisti” stessi della vicenda.
I FURBETTI DEI RIFIUTI
Emozione negativa, ma di tutt’altro tipo, quella scatenata dai furbetti dei rifiuti della SP13: lungo la Strada Provinciale, sul territorio di Agrate, incivili hanno scambiato da tempo immemore le piazzole di sosta per discariche a cielo aperto. Da settembre ce ne siamo occupati con costanza, documentando come, nonostante le ripetute segnalazioni, nulla sia mai cambiato nel tempo: sacchi della spazzatura, immondizia di ogni genere e rifiuti ingombranti di ogni tipo, dai copertoni a vecchi materassi fino ai mobili vengono mollati a bordo strada da incivili.
Dopo un intervento di pulizia straordinaria a ottobre e dopo che la situazione è tornata pressoché la stessa nei giorni e nei mesi seguenti, la Provincia ha annunciato a novembre il pugno di ferro: oltre alle operazioni periodiche di pattugliamento per risalire ai responsabili e poterli sanzionare, si sta lavorando a un progetto per l’installazione di telecamere per la videosorveglianza e monitoraggio. Speriamo che questo possa in qualche modo mettere la parola fine all’increscioso e annoso problema.
Perché la questione mi ha così appassionato? Semplice, perché sono un cittadino, ancor prima di essere una giornalista…
DALLA LIUTERIA AI MICROORTAGGI: UN ANNO DI STORIE BELLE
Ma veniamo al bello, alle storie che amo raccontare. Quest’anno sono successe tante cose degne di nota. Innanzitutto, a Concorezzo, dove Lorenzo Radaelli, un giovane di soli 25anni, ha inaugurato a fine ottobre niente poco di meno che una liuteria: così, tra notizie di negozi che chiudono (che, ahimè, non sono mancate) e attività che si fanno sempre più digitali, vederne sorgere una in decisa controtendenza ha fatto parlare tutti, anche noi. Lorenzo, per altro, a solo un mese dalla sua apertura, è stato vittima del suo primo plagio.
Degna di menzione anche la storia della sulbiatese Marta Crippa e del cognato statunitense William Thake, che a Mezzago hanno creato e portano avanti un insolito progetto che sta riscuotendo grande successo: coltivano microortaggi, microgreens in inglese, che non sono come si potrebbe immaginate ortaggi in formato mignon, ma piante raccolte prima del loro sviluppo concreto, nella fase immediatamente successiva al germoglio, bellissime da vedere ma anche e soprattutto vere e proprie bombe vitaminiche.
Se in America spopolano da anni, in Europa del Nord sono in vendita negli scaffali di tutti i supermercati da parecchio tempo, in Italia si conoscono grazie ai grandi chef o ai food blogger, che li utilizzano in ristoranti, tutorial o dimostrazioni per decorare i piatti e per dare loro un tocco speciale: qui, il punto di riferimento per la vendita è proprio PiantaNatura, la startup mezzaghese di Marta e William.
Ricordo con piacere anche l’esperienza fatta durante la Sagra di Santa Giustina di Bellusco, dove MBNews ha partecipato in qualità di membro di giuria alla scelta del carro vincitore del Palio. Partecipare a un evento di così grande prestigio dall’ “interno”, essere membro della giuria è stato un onore oltre che un’esperienza da ricordare tra quelle che hanno segnato il mio 017.
Sono tantissime le altre storie vorrei annoverare, come quella di Lysandra, l’agratese volata alla Maratona di New York tra le Pink Ambassador della Fondazione Veronesi, o quella di Gianluca, il professore che insegna la biochimica cantando, diventato virale su YouTube con il suo personalissimo “Ciclo di Krebs”. Mi fermo qui, perché finirei per elencarle tutte: la verità è che ogni storia che mi trovo ad ascoltare finisce per appassionarmi in qualche modo e scriverne è sempre un immenso piacere.