Bernareggio ripristinata la viabilità dopo la voragine, ma 9 famiglie ancora sfollate

Dopo la riapertura di via Dante, si torna alla regolare circolazione anche nelle strade in centro paese.
Bernareggio è tornata alla regolare viabilità. In seguito alla riapertura di via Dante avvenuta lo scorso 22 dicembre, anche le strade connesse sono state ripristinate secondo l’originale scorrimento. Riportate quindi a prima del crollo della strada e della pista ciclabile, dovuto a un allargamento sotterraneo di un occhio pollino, che aveva creato una spaventosa voragine di quattro metri di profondità.
La segnaletica di via Vittorio Emanuele, di via Petrarca e delle traverse di via Leoni è stata dunque riportata a quella di un anno e mezzo fa. Questa mattina, 4 gennaio, le forze dell’ordine assieme al gruppo alpini di Bernareggio hanno presidiato la viabilità, per segnalare agli automobilisti il cambio di scorrimento delle vie.
Ma se la normalità sembra essere ritornata sulle strade, lo stesso non si può dire per i residenti di via Dante. Sono infatti ancora nove le famiglie che aspettano di far ritorno nel condominio di via Dante 52. La struttura non possiede ancora le misure di sicurezza per il rientro degli inquilini: le crepe sui muri del palazzo sono ancora evidenti.
Il crollo del manto stradale e l’apertura di una voragine di 15 metri risale al metà giugno del 2016. Indispensabile era stata l’evacuazione dei residenti, alcuni successivamente rientrati, altri, quelli del civico 52 appunto, ancora sfollati. Ma quello che preoccupa è che la data del rientro non è ancora certa.
“Per le famiglie sfollate si sta attendendo l’accertamento tecnico del tribunale- ha spiegato il sindaco Andrea Esposito. E’ stata depositata una relazione da parte dell’Ente interessato, ma questa dev’essere ancora valutata per comprendere se vi siano le condizioni per il rientro. La struttura necessita di un intervento economico che i cittadini interessati non possono sostenere da soli, dunque è necessario comprendere quale sarà l’effettivo sostegno della società esterna.”
Per le venti persone che restano senza una casa dal giugno 2016 l’attesa sembra esser ancora lunga. Numerosi sono stati gli aiuti del comune e dei cittadini bernareggesi, i quali hanno messo a disposizione appartamenti sfitti a cifre simboliche a sostegno degli sfollati. La situazione resta tuttavia insostenibile per le tante famiglie, dato che molti devono provvedere a pagare il mutuo di un’abitazione dove difficilmente torneranno ad abitare in tempi brevi.
Articolo di Davide La Vattiata