Canali, “licenziamenti cavalcati a fini politici”

La chiusura dello stabilimento Canali di Carate Brianza, con il licenziamento collettivo dei 134 lavoratori del sito, di cui 130 donne, è stata “cavalcata a fini politici”: ne è convinta Elisabetta Canali, direttore marketing
La chiusura dello stabilimento Canali di Carate Brianza, con il licenziamento collettivo dei 134 lavoratori del sito, di cui 130 donne, è stata “cavalcata a fini politici”: ne è convinta Elisabetta Canali, direttore marketing dell’azienda di abbigliamento maschile, che lo scorso ottobre ha annunciato la chiusura dell’impianto lombardo. Questo è quanto dichiarato all’Ansa il 12 gennaio.
Di fatto il caso della Canali era finito sotto la lente di numerosi politici, dal presidente della Camera Laura Boldrini, che ha ricevuto una delegazione di lavoratrici, al segretario del Pd Matteo Renzi, che aveva mandato un messaggio di solidarietà alle dipendenti.
Sul caso era intervenuto anche il candidato premier del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, scrivendo all’azienda, che chiude il 2017 con un fatturato di 216 milioni di euro, in linea con il 2016 e nel corso del 2018 – anno che segna l’arrivo del primo designer, Hyun Wook Lee – conta di aprire 10 nuovi negozi.