Il Comune chiude Brianza Fiere. Al suo posto due strutture commerciali?

12 gennaio 2018 | 10:28
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Il Comune chiude Brianza Fiere. Al suo posto due strutture commerciali?

L’ente che avrebbe dovuto realizzare la vetrina degli artigiani brianzoli è stata liquidita. In 20 anni è costata mezzo milione di euro senza realizzare il suo obiettivo

Cala il sipario su Brianza Fiere. L’ente partecipato al 71% dal Comune ha cessato definitivamente ogni attività. L’amministrazione comunale di Monza ha liquidato la società, che in 20 anni di vita o poco più è costata alle casse pubbliche qualcosa come mezzo milione di euro, senza realizzare l’obiettivo per il quale era stata creata: la realizzazione del polo fieristico di Monza e della Brianza.  In 20 anni si sono susseguiti progetti, annunci e polemiche, ma alla fine la struttura che  sarebbe dovuta diventare la vetrina espositiva degli artigiani brianzoli è rimasta solo sulla carta, e sebbene oramai da quasi cinque anni il progetto era naufragato, Brianza Fiere è riuscita a restare in vita e a pesare ancora sulla casse pubbliche.

Lo scorso febbraio, l’ex amministrazione comunale di centro sinistra guidata dal sindaco Roberto Scanagatti aveva tentato di intraprendere un percorso alternativo alla cessazione, che prevedeva l’acquisizione di Brianza Fiere da parte di Monza Mobilità, società interamente pubblica. Tuttavia, l’operazione si era arenata di fronte alla volontà negativa da parte di tutti i soci. “E’ stato come staccare la spina a un malato terminale – ha commentato Alberto Pilotto, segretario cittadino del Pd -. Dispiace che Brianza Fiere non sia riuscita a portare a termine il progetto di realizzare un polo fieristico tutto brianzolo, ma da un punto di vista manageriale non si poteva fare altrimenti”.

La nascita di Brianza Fiere risale al 1996. Gli anni in cui il polo fieristico sembrava effettivamente sul punto di essere tradotto in fatica furono quelli a cavallo del 2000, più meno quando l’amministrazione comunale individuò un’area vicino alla stadio Brianteo come sito per avviare il cantiere. Sembrava tutto fatto, Il costo per la realizzazione dell’intervento era di 43 miliardi di lire metà dei quali finanziati da Regione Lombardia.

Tuttavia, non tutte le amministrazioni brianzole si dichiararono soddisfatte dell’ubicazione scelta. Così, è iniziato il balletto delle aree, tanto che negli ambienti girava la battuta “di un polo fieristico con le rotelle”. Alla fine il progetto cadde nel dimenticatoi e nel Consiglio comunale si diede via libera alla procedura di liquidazione. Brianza Fiere, però, è riuscita a sopravvivere alla sua ragione sociale e grazie a una lunga vertenza avviata contro il Comune per ottenere il risarcimento per la mancata realizzazione del polo fieristico, è riuscita a spuntare una liquidazione finale di poco superiore ai 9 mila euro.

Adesso per l’area accanto al Brianteo si prospetta un futuro completamente diverso: in questi ultimi anni è stata utilizzata per realizzare eventi estivi come la Festa della Birra. L’assessore all’Urbanistica del Comune di Monza, Martina Sassoli, fermamente convinta della necessità di recuperare le aree dismesse per rilanciare Monza sotto profilo urbanistico e occupazionale, ha ricevuto diverse manifestazioni d’interesse da parte di operatori del settore commerciale. “Abbiamo ricevuto diversi contatti – spiega l’assessore all’Urbanistica del Comune di Monza – e, come previsto dal Piano regolatore generale, la zona potrebbe diventare un’area commerciale”. L’idea sarebbe di realizzare due strutture commerciali di piccole dimensioni.