Confimi Monza e Brianza, un 2018 pieno di sfide ed appuntamenti

2 gennaio 2018 | 12:05
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Confimi Monza e Brianza, un 2018 pieno di sfide ed appuntamenti

Per Edoardo Ranzini, Direttore dell’Associazione imprenditoriale, formazione professionale e Industria 4.0 restano obiettivi primari. Il prossimo marzo l’incognita delle elezioni politiche.

Industria 4.0, il nuovo Contratto nazionale del comparto Meccanica, gli incentivi e gli strumenti della finanza agevolata. Sono solo alcuni dei temi che hanno caratterizzato il 2017 di Confimi Industria Monza e Brianza (Confederazione dell’industria manifatturiera e dell’impresa privata). Che, , quando all’inizio del 2018 mancano ormai poche ore, dopo aver eletto quest’anno il nuovo Presidente, Nicola Caloni e rinnovato il Consiglio Direttivo, guarda al prossimo futuro con fiducia e determinazione. Tanti gli appuntamenti e gli incontri già in calendario. Con la formazione professionale delle quasi 100 aziende brianzole associate, tra gli obiettivi principali da continuare a perseguire. Nell’anno ormai alle porte, Confimi Monza e Brianza dovrà fare i conti anche con le elezioni nazionali e regionali. Entrambe, molto probabilmente, in programma a marzo 2018. L’associazione brianzola, nata un anno e mezzo fa come sezione locale di un’associazione che a livello nazionale è presente in 27 territori con oltre 28 mila imprese iscritte, capaci di impiegare circa 310 mila addetti e generare un fatturato aggregato di oltre 71 miliardi di euro annui, non arriva impreparata alle due importanti scadenze politiche. “Saremo ovviamente in prima fila per confrontarsi con tutte le forze politiche – afferma Edoardo Ranzini, Direttore di Confimi Industria Monza e Brianza (nella foto in apertura)- per evidenziare le problematiche delle imprese che rappresentiamo e conoscere i programmi dei diversi schieramenti sul fronte della politica economica, del lavoro, energetica e fiscale”.

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Il 2017 ha segnato una nuova fase per Confimi MB. Sono stati eletti il nuovo Presidente  e rinnovato il Consiglio. A poco più di un anno dalla costituzione della territoriale brianzola, qual è il bilancio come numero di iscritti e attività messe in campo?

Dopo una prima fase sperimentale di avvio della nostra presenza in Brianza, abbiamo a luglio radicato Confimi Industria Monza Brianza con il primo Consiglio Direttivo eletto dai soci e la nuova presidenza con Nicola Caloni, affiancato per la Vice Presidenza da Gabriella Meroni (nella foto in alto, Ndr). Con il nuovo Consiglio (leggi l’articolo) abbiamo definito un ricco calendario di incontri tecnici e anche istituzionali, come nostra abitudine. Abbiamo avuto ottimi risultati con una base associativa che si sta avvicinando alle 100 unità, primo nostro obiettivo di partenza.

Quest’anno ha visto nascere la sezione Meccanica di Confimi MB. Quanto è importante per il territorio brianzolo questo comparto produttivo?

Il settore della Meccanica rappresenta oltre il 50% della nostra base associativa, in linea con il tessuto manifatturiero di questa zona della Lombardia, che presenta numerose aziende del comparto. Un settore molto variegato con al proprio interno la meccanica pesante (carpenteria, fonderia, etc.), quella di semplice trasformazione conto-terzi, ma anche la robotica, dove la meccatronica esercita ormai un ruolo fondamentale.

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Sempre restando al comparto meccanico, nel 2016 c’è stato il secondo rinnovo del Contratto nazionale, che prevede un impianto più flessibile  ed adeguabile alle esigenze del territorio. Quali le opportunità migliori per le imprese brianzole?

Il nostro contratto (clicca qui), in quanto costruito secondo le esigenze delle imprese manifatturiere, ripone molta attenzione al livello territoriale ed alla flessibilità per le aziende utilizzatrici. Chi lo adotta può. se necessario. far lavorare anche per più mesi i  propri collaboratori da 32 a 48 ore settimanali senza bisogno di specifici accordi sindacali. Questo è previsto dal contratto, a patto che entro l’anno ci sia la compensazione di tali picchi in ribasso o rialzo. Se lavori per tre mesi a 48 ore devi entro l’anno lavorare  per lo stesso periodo a 32 ore in modo da compensare l’orario complessivo dei lavoratori. Oggi, dopo la crisi del 2008 non c’è più, a detta degli imprenditori, la programmazione e la stabilizzazione che c’era dieci, venti anni fa. Un ottimo strumento per le aziende in linea con le mutazioni del mercato attuali. Proprio in questi giorni a Bergamo è stato siglato il primo accordo di secondo livello territoriale tra la locale Confimi Meccanica e i sindacati. L’idea è quella di portare anche nel nostro territorio questa buona prassi.

La vostra associazione imprenditoriale sta puntando molto sulla formazione legata all’Industria 4.0. Come, secondo lei, sta cambiando e potrebbe cambiare nel prossimo futuro lo scenario del tessuto economico brianzolo, soprattutto manifatturiero?

Il tema della formazione professionale (vedi qui) è forse l’aspetto più interessante ed affascinante delle novità introdotte da Industria 4.0. Interessante perché riguarda la totalità dei lavoratori occupati e tutti i giovani che si affacciano nel mercato del lavoro, affascinante perché sarà curioso vedere come i giovani si approcceranno alle novità tecnologiche e come gli espulsi dal lavoro di mezza età sapranno aggiornarsi e riqualificarsi. Le associazioni e tutte le istituzioni e le parti sociali avranno grandi responsabilità per la riuscita o meno dell’integrazione formativa tra vecchie capacità e nuove esigenze. Confimi farà la sua parte attivandosi laddove possibile con tutti gli operatori del territorio che si occupano di formazione e di politiche attive del lavoro.

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A disposizione delle PMI attualmente ci sono una serie di incentivi e strumenti di finanza agevolata. Quali, secondo lei, i più utili?

Nel corso del 2017 abbiamo fatto almeno 6/7 incontri sul tema della finanza agevolata, perché, tra gli strumenti nazionali e quelli regionali, le aziende che hanno effettuato investimenti hanno ricevuto sconti ed incentivi che non si erano mai visti negli ultimi 20 anni. E’ innegabile affermare che il Piano Calenda, un ottimo Ministro dell’Economia, sommato agli strumenti che la Regione Lombardia ha messo in campo ad esempio con il Bando al Via, hanno permesso una ripresa degli investimenti impensabile solo qualche anno fa. Molti i motivi: una ripresa in alcuni comparti del mercato, l’obsolescenza dei macchinari dovuta alla prudenza degli scorsi anni, una ritrovata fiducia negli imprenditori, che vedono qualche segnale di stabilità nei propri mercati di riferimento.

Il 2018 è alle porte. Cosa bolle in pentola nel programma di attività ed iniziative di Confimi MB?

Sicuramente proseguiremo con un intenso calendario di incontri istituzionali e tecnici per i nostri associati e monitoreremo con attenzione le nuove disposizioni di Legge che emergeranno nei primi mesi dell’anno. Il clou sarà il mese di marzo che, con le elezioni nazionali e probabilmente regionali, porterà nuovi attori nella politica nazionale e regionale. La nostra associazione sarà ovviamente in prima fila per confrontarsi con tutte le forze politiche per evidenziare le problematiche delle imprese che rappresentiamo e conoscere i programmi dei diversi schieramenti sul fronte della politica economica, del lavoro, energetica e fiscale. Ci auguriamo che la pausa elettorale non pregiudichi quei segnali positivi che nel 2017 si stanno vedendo. Sicuramente vi saranno alcuni rallentamenti, il nostro compito sarà quello di tutelare le esigenze delle aziende manifatturiere e dei servizi a loro collegati.