Dolore e commozione ai funerali dei fratelli Barbieri

26 gennaio 2018 | 17:53
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Dolore e commozione ai funerali dei fratelli Barbieri

Le indagini sulla vicenda, coordinate dalla Procura di Milano, proseguono per poter spiegare cosa sia andato storto e perché quel gas sia fuoriuscito senza far scattare alcun allarme, come era previsto.

Chiesta gremita, il silenzio affranto dei colleghi e parole di non rassegnazione, hanno accompagnato la celebrazione dei funerali dei fratelli Giancarlo e Arrigo Barbieri, di 61 e 58 anni e vittime del tragico incidente sul lavoro della “Lamina” di Milano, dove hanno perso la vita anche altri due operai.

Al termine della funzione, celebrata nella parrocchia di Taccona di Muggiò da monsignor Patrizio Garascia, vicario episcopale di Monza e Brianza, il sindaco di Muggiò Maria Fiorito ha parlato dei fratelli Barbieri, entrambi padri di famiglia originaria di Muggiò (Arrigo si era trasferito a Busto Arsizio in provincia di Varese) come di due uomini che “facendo fino in fondo il proprio dovere, hanno interpretato ciò che la nostra costituzione fissa come valore suprema, il lavoro”.

Il sindaco poi si è rivolta ai figli dei due operai, dicendo loro: “siate orgogliosi dei vostri papà, saranno fari che continueranno a illuminare le vostre vite”. Poi ha ringraziato le vittime: “Per il vostro insegnamento la vostra città vi sarà riconoscente per sempre”. Quando uno dei due fratelli, quel maledetto martedì, è rimasto intossicato dal gas insieme a un altro collega, Giuseppe Setzu, l’altro si è calato nel forno della lamina insieme alla quarta vittima, Marco Santamaria. Per tutti e quattro non c’è stato scampo.

Le indagini sulla vicenda, coordinate dalla Procura di Milano, proseguono per poter spiegare cosa sia andato storto e perché quel gas sia fuoriuscito senza far scattare alcun allarme, come era previsto.