Ecco la ricetta di Attilio Fontana per la Brianza

21 gennaio 2018 | 20:00
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Ecco la ricetta di Attilio Fontana per la Brianza

Domenica 21 gennaio Attilio Fontana è andato a incontrare i militanti a Cornate D’Adda, Agrate Brianza, Concorezzo e Desio, attaccando il centrosinistra e Gori e proponendosi come il naturale proseguimento del “buon governo” di Maroni.

Quella del 21 gennaio è stata una domenica elettorale di fuoco per Attilio Fontana, candidato alla presidenza di Regione Lombardia per la Lega Nord. Il programma, fittissimo, partiva alle 9.30 con la visita alle chiuse dei Navigli a Cornate d’Adda, proseguiva con un presidio al casello di Agrate Brianza contro l’aumento dei pedaggi in tangenziale est, per poi terminare, dopo un’ulteriore sosta a Concorezzo, a Desio. Un tour de force che ha portato il candidato leghista a spaziare dai temi più disparati, dall’ipotesi di riapertura del naviglio per collegare Como e Milano via acqua, all’ideazione di soluzioni alternative per rendere l’aumento del pedaggio della tangenziale meno gravoso per i pendolari.

Filo conduttore, la necessità di continuare ad avere un governatore di destra, anzi, leghista, in Lombardia: «La Lombardia è grande, bella, difficile – ha dichiarato Fontana a Desio -. Per questo non possiamo permettere che vada al centrosinistra: siamo determinatissimi a tenercela».

Fontana afferma di voler proseguire il buon governo di Maroni, inserendosi nel solco di anni di governo di centrodestra della lombardia, contro l’alternativa di un centrosinistra per cui “fa tutto schifo”: «È evidente che se dovesse vincere uno che dice “azzeriamo tutto” il rischio che si possano interrompere queste buone pratiche è una certezza – dichiara l’ex sindaco di Varese -. Quelli di sinistra – aggiunge – sono bravissimi a promettere, ma al momento pratico non sono capaci di fare niente. Per questo dobbiamo andare compatti alla riconferma del centrodestra».
Tra le proposte del programma, che verrà presentato a breve, Fontana nomina il percorso applicativo per la maggiore autonomia regionale, ma anche politiche a sostegno delle fasce più deboli, come l’estensione della gratuità dei nidi a una fascia più ampia di famiglie, e la possibilità di aiutare gli inquilini più virtuosi delle case popolari: chi sarà stato puntuale nel pagamento del canone potrà trovarselo, a partire dai 60 anni, dimezzato o azzerato. Pugno di ferro, invece, sulla sicurezza e l’immigrazione: «Chiederò che gli oltre 100.000 immigrati clandestini vengano immediatamente rispediti a casa loro – annuncia tra gli applausi -. Questa è una delle grandi differenze che mi divide dal candidato del centrosinistra, che invece vuole regolarizzare tutti».
E contro Giorgio Gori, riconosciuto come il principale avversario, Fontana insinua che le maggiori risorse economiche a disposizione potrebbero aiutarlo a “raccontare delle bugie”: «Ha risorse immense, non potrei immaginare di spendere tutti quei soldi per una campagna elettorale. Ed è chiaro che avendo tanti soldi si riescono a raccontare meglio le bugie, e a forza di raccontarle, magari qualcuno ci crede. Ma noi – dice, rivolgendosi ai militanti della Lega – abbiamo dalla nostra la serietà, le idee e la gente come voi».
Fontana aveva attaccato il centrosinistra anche in mattinata, ad Agrate, quando era intervenuto al presidio organizzato dalla Lega e dai Giovani Padani contro l’aumento del pedaggio della tangenziale: «Il governo a parole dice di voler ridurre il carico, ma trova sempre il modo di mettere le mani in tasca ai cittadini – ha dichiarato. Aggiungendo, in risposta al segretario di Alleanza Nazionale, Rosario Mancino, che aveva sottolineato come la protesta dei sindaci non andasse confusa con una polemica contro Regione Lombardia -: Si cerca sempre di ciurlare nel manico, di nascondere le verità dei disastri di questo governo attribuendole ad altri».

Alessandro Corbetta, coordinatore dei Giovani Padani della Brianza, ha accolto con soddisfazione le promesse di Fontana di impegnarsi, in caso di vittoria, a trovare delle soluzioni contro l’aumento, prevedendo sconti e riduzioni per gli utilizzatori frequenti della tangenziale. «L’aumento è l’ultimo schiaffo che il governo del Partito Democratico ha dato ai lavoratori brianzoli – accusa Corbetta -. Oggi, grazie anche ai gazebo organizzati a Concorezzo, abbiamo raccolto centinaia di firme per chiedere l’abbattimento della barriera e l’accesso gratuito alla tangenziale: come Lega ci batteremo in Regione e Roma per arrivare a questa soluzione».