Gori ritorna nel Vimercatese: a tutto campo tra eccellenze e problemi

Il candidato governatore della Lombardia per il centrosinistra in visita all’Energy Park ha parlato di aziende, viabilità e dell’ex ospedale
Un modello da cui trarre spunto e da replicare altrove. Queste le ragioni della visita di Giorgio Gori di martedì 30 gennaio all’Energy Park di Vimercate. Il candidato governatore della Lombardia per il centrosinistra, scortato da numerosi rappresentanti del PD della città e dei comuni del vimercatese, è stato accompagnato nella sua visita al parco tecnologico da operatori e dirigenti.
«Credo che questo sia un esempio da replicare – ha commentato Gori – Le aree dismesse che hanno cessato la produzione e devono essere riqualificate ce ne sono parecchie, e quella dell’Energy Park è una trasformazione felice, che ha incrociato capacità del pubblico di dialogare in modo efficiente con il privato».
Una tappa lampo, inserita in una giornata con tour in diversi comuni della Brianza, che è stata sì l’occasione per toccare con mano una delle eccellenze brianzole, ma anche di parlare dell’altra faccia delle Brianza, ovvero quella delle aziende in crisi.
«La crisi c’è stata, è indiscutibile – ha commentato – Ora i segni di ripresa ci sono, incontro imprenditori che vogliono assumere e che non trovano personale specializzato. Ecco che la priorità diventa investire sulla riqualificazione e sulla formazione delle persone che hanno perso il lavoro, parlo di fasce di popolazione dai 40 anni in su che faticano a reinserirsi. Questo è un lavoro che deve essere fatto, che non è stato fatto abbastanza e che io considero una priorità».
Gori ha affrontato anche tematiche prettamente vimercatesi, iniziando dall’area dell’ex ospedale. «Credo che la Regione debba riprendere in mano le cose e andare avanti in modo spedito. Ho la sensazione che l’attuale amministrazione stia complicando la situazione e il rischio è che tutto si fermi, cosa che non deve accadere».
Si è parlato anche di viabilità, con particolare attenzione alla recente protesta dei sindaci al casello di Agrate Brianza. «Sono anche un utilizzatore della Tangenziale Est e questo aumento repentino di 0.30 centesimi non ha logica – ha concluso – Penso che sia doveroso sedersi a tavolo con Serravalle e cercare di trovare una soluzione, tornando indietro o cambiando le cose».