Inchiesta protesi ortopediche: torna libero anche il promoter dell’azienda Ceraver

24 gennaio 2018 | 03:36
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Inchiesta protesi ortopediche: torna libero anche il promoter dell’azienda Ceraver

A piede libero anche i chirurghi indagati, inchiesta verso la chiusura.

Il Tribunale di Monza ha accolto la richiesta di revoca della misura cautelare domiciliare nei confronti di Marco Camnasio, promoter dell’azienda di protesi “Ceraver”, arrestato a seguito della maxi inchiesta della Procura di Monza su presunte tangenti connesse all’utilizzo di protesi ortopediche della stessa azienda in Lombardia.

La notizia è confermata dal suo avvocato, Gaetano Bragò, il quale ha specificato che Camnasio potrà anche tornare a lavorare.

Nell’inchiesta erano finiti indagati in concorso per presunta associazione a delinquere e corruzione (e arrestati ma oggi a piede libero) i chirurghi ortopedici Fabio Bestetti e Marco Valadè del Policlinico di Monza, e Claudio Manzini, della Clinica Zucchi di Monza. Oltre a Camnasio, per “Ceraver” era stato arrestato anche il responsabile commerciale Denis Panico e Marco Camnasio. A quanto si è appreso l’inchiesta, coordinata dal Pm Manuela Massenz e nelle mani della Guardia di Finanza di Milano, è in procinto di essere chiusa.