Lavoro in Brianza, Cisl: “Più assunzioni, ma serve più qualità occupazionale”

24 gennaio 2018 | 00:00
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Lavoro in Brianza, Cisl: “Più assunzioni, ma serve più qualità occupazionale”

Il settore con più richieste si conferma quello dei servizi.

Lascia ben sperare la fotografia in merito alla previsione occupazionale a Monza e Brianza, che è stata illustrata ieri, 23 gennaio, da Rita Pavan – segretario generale Cisl Monza Brianza e Lecco – e Enzo Mesagna – responsabile Fai Cisl Monza Brianza Lecco.

È bene però, come sottolinea Pavan, mantenere sempre i piedi ben ancorati a terra perché essere giunti in una fase “post crisi” non significa dimenticarsi di tutte le problematiche legate al mondo del lavoro che permangono e vanno affrontate.

I dati previsionali delle assunzioni di dicembre 2017

Tra i dati riportati, una interessante riflessione viene rivolta alle qualifiche richieste per l’assunzione: nell’analisi Excelsior riferita a dicembre 2017, su 3250 assunti solo il 17,4% non necessita alcuna qualifica specializzata. In parole povere il lavoro generico lascia sempre più spazio a quello specializzato. Le società che hanno garantito le maggiori assunzioni sono state quelle aziende con numero di dipendenti da 1 a 49. Il settore con più richieste è rimasto quello dei servizi.

Le imprese a Monza e Brianza che vanno meglio e hanno ottenuto risultati più stabili sono quelle che hanno guardato oltre i confini italiani, dando maggior risalto ai contratti di export – sottolinea Pavan In questo campo la Brianza sta diventando nel panorama italiano una vera eccellenza”.

Mantenere alta l’attenzione sulle criticità

Grande sensibilità viene anche espressa circa l’occupazione femminile che, sempre secondo Pavan, dovrebbe essere un sinonimo di competitività che azionerebbe una serie di servizi complementari necessari per lo sviluppo sano e forte di una società moderna.

Stessa importanza nell’ambito dell’occupazione giovanile l’oramai nota alternanza scuola-lavoro, che diventa concretamente una vera occasione per fare esperienze valide ai fini di un inserimento stabile nelle aziende brianzole. Ma la crescita dell’occupazione non può ne deve essere vista solo come un numero, ma bisogna puntare alla qualità degli impieghi che permettano di ritrovare definitivamente la stabilità economica anche tramite contratti più saldi.

Emergenza Afol

Rita Pavan sottolinea poi l’emergenza Afol, che riguarda il territorio di Monza e Brianza. Afol (Agenzia Formazione Orientamento Lavoro) dipende dalla Provincia ed esiste solo in Brianza e a Milano si vede affrontare un problema finanziario, al momento tamponato dalla Regione Lombardia, che se non troverà una soluzione definitiva non solo vedrà disagi per tutto il personale Afol ma anche la perdita, per il territorio, di politiche attive ed efficaci per i lavoratori o coloro che sono in cerca di impiego.

La situazione nel settore occupazionale, comunque, per Monza e Brianza è in crescita, grazie anche alla storia e al carattere di questo territorio da sempre improntato al lavoro e anche all’export. Le conferme di questa ripresa dovrebbero arrivare nel 2018.