Monza, ringhiere anti bivacco in arrivo alla stazione ferroviaria

Prosegue la battaglia dell’amministrazione comunale per normalizzare la situazione allo scalo monzese, sempre più spesso teatro di spaccio, risse e furti.
Ringhiere anti bivacco e anti tossici alla stazione Fs di Monza lato piazza Castello. Prosegue la battaglia dell’amministrazione comunale sul fronte sicurezza. In cima ai pensieri del sindaco, Dario Allevi, e dell’assessore alla Sicurezza, Federico Arena, c’è senza dubbio la stazione ferroviaria, da anni al centro di polemiche per l’alto livello di degrado raggiunto.
Obiettivo della giunta di centro destra è di normalizzare la situazione e per farlo in questi primi mesi ha aumentato i controlli da parte delle forze dell’ordine. Adesso, si sta passando a una nuova fase che prevede una serie di interventi sulle strutture per rendere meno “comoda” la presenza di bivacchi, di sbandati e tossici. Nel mirino dell’amministrazione è così finito il lungo “gradone” che caratterizza l’entrata Est della stazione, un luogo dove a quanto pare risulta molto comodo sedersi e bivaccare. Così per mettere la parola fine a questa situazione, l’amministrazione ha dato via libera all’installazione di ringhiere.
PRIMA DELL’INTERVENTO
La cronaca di questi ultimi giorni parla di una rissa a colpi di bottiglia alla fine del 2017, uno scippo ai danni di una ragazza di 20 anni subito dopo la Befana e un arresto per spaccio lo scorso 11 gennaio. Insomma, il solito scenario fatto di micro criminalità e un crescente senso di insicurezza per le migliaia di pendolari che ogni giorno usano lo scalo per andare al lavoro o tornare a casa.
La decisione di installare le ringhiere è stata presa dall’amministrazione comunale nel Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza alla presenza anche di Polfer, Rfi, Centostazioni e tutti i soggetti coinvolti.
Oltre alle ringhiere, ha precisato l’assessore Arena, il progetto prevede anche il potenziamento di illuminazione e la chiusura del sottopasso in orari notturni.