Paura al Pronto Soccorso di Carate: pazienti inalano sostanza irritante

26 gennaio 2018 | 16:41
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Paura al Pronto Soccorso di Carate: pazienti inalano sostanza irritante

Momenti di panico all’interno dell’ospedale brianzolo: una sostanza irritante ha fatto sentire male circa una trentina di pazienti. Sull’accaduto interviene il Codacons che chiede indagini approfondite

Un odore tremendo e poi un forte senso di irritazione alle vie respiratorie: in pochi attimi, nella sala d’attesa che dà accesso al Pronto Soccorso di Carate Brianza si è scatenato il panico a seguito della fuoriuscita di una sostanza irritante dai condotti di areazione per motivazioni ancora sconosciute. Coinvolte circa una trentina di persone che, spaventate, hanno cercato rifugio nelle stanze adiacenti o, addirittura, fuori dal Pronto Soccorso. “E’ stato tutto questione di minuti – ci fanno sapere dalla direzione ospedaliera – ad un certo punto, dall’impianto di climatizzazione, è uscito un odore fortissimo. Immediatamente abbiamo messo in atto tutte le norme di sicurezza, abbiamo fatto spostare i pazienti e spento l’impianto. Una volta riacceso, tutto è tornato alla normalità”.

Sulla questione, però, è intervenuto anche il Codacons che comunica che verrà presentato un esposto in Procura perché “il fatto è molto grave, poteva portare a conseguenze molte più serie – fanno sapere attraverso una nota stampa ufficiale – è assurdo che un tale accadimento sia avvenuto all’interno di un ospedale, e ancor più grave risulta il fatto se si pensa che i soggetti presenti all’interno dello stabile sono pazienti con patologie o problematiche differenti e che un fatto del genere avrebbe potuto mettere in serio rischio la salute di tutti”.

Fortunatamente però, non c’è stata nessuna ripercussione ai danni dei pazienti colpiti: “ci siamo presi cura della trentina di persone presenti nella sala d’attesa – ci dico dall’ospedale – nessuno ha riportato danni, solo un senso di irritazione dato dall’aver respirato, per pochi minuti, questa sostanza. Dopo un’oretta tutto era passato”. Ancora da capire, però, cosa è successo: un guasto all’impianto o gesto sconsiderato? Il Codacons si pronuncia: “è necessario porre in essere approfondite indagini per comprendere la dinamica dei fatti – scrivono – per verificare l’identità di eventuali responsabili nonché la sussistenza dei reati commessi. Da considerare inoltre la mancanza di controlli dello stabile, che ha così permesso che una sostanza del genere venisse diffusa e quindi inalata senza ostacoli dai pazienti”.