Seveso, nasce il Comitato Gaggin: un quartiere dimenticato

16 gennaio 2018 | 02:13
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Seveso, nasce il Comitato Gaggin: un quartiere dimenticato

A pochi mesi dalle amministrative di Seveso, nasce un comitato di cittadini che da anni si sentono dimenticati dal Comune

Tra via Mezzera e via Confalonieri, a Seveso, c’è un quartiere. Un quartiere che, secondo i residenti, è stato completamente abbandonato dalle amministrazioni: strade piene di buche, mancanza di marciapiedi e di attività commerciali, per non parlare del problema del passaggio a livello che li chiude in una “trappola” viabilistica.

Questi alcuni dei problemi e delle difficoltà riscontrate e che hanno portato alla nascita di un nuovo gruppo cittadino apartitico: il Comitato Gaggin, fondato da Marzio Marzorati vice presidente di Legambiente Lombardia, che ha deciso – forte delle imminenti elezioni amministrative – di accendere i riflettori su questo piccolo quartiere sevesino che, secondo il promotore, è stato dimenticato per anni.

“Il quartiere oggi è soffocato dall’impossibilità di uscire: usciamo da una sola via. Non abbiamo il sottopasso, soffriamo la mancanza di un ponte che ci porti verso la Comasina. Cioè, siamo un quartiere assediato e la cosa non può continuare ad essere così – afferma – il Comitato Gaggin nasce appunto con l’idea di creare una preoccupazione condivisa: avvieremo per questo un programma, di pochi punti, da sottoporre all’amministrazione e ai nuovi candidati”.

E infatti, sono appena cinque le tematiche che il comitato affronterà già a partire dal prossimo mese, con la prima riunione: studiare il Pgt per creare una nuova mobilità così da garantire sicurezza e parcheggi, migliore benessere e un quartiere più vivibile; chiedere il sottopasso ferroviario per togliere dall’isolamento il quartiere e creare un collegamento stradale con la Comasina; puntare alle attività di volontariato per migliorare il verde pubblico e tenere pulito il fiume Seveso; sistemare le strade mettendo così in sicurezza le vie Mezzera e Confalonieri per pedoni e biciclette e in ultimo, ma non certo per importanza, c’è l’impegno a mantenere vive le attività commerciali presenti nel quartiere.

Primo sostenitore e firmatario del Comitato Gaggin è Riccardo Busetto, residente nel quartiere: “Il passaggio a livello crea non pochi problemi, spesso le macchine rimangono in colonna anche per più di venti minuti – commenta – chi sceglie la mobilità lenta, come la bici, deve giocare a fare lo slalom tra le buche. Non ci sono abbastanza parcheggi e questo, ovviamente, va a discapito delle realtà commerciali già messe a dura prova dalla ferrovia. Seveso è una città letteralmente divisa in due: chi sta di là, ci pensa due volte a venire di qua per evitare di stare in coda al passaggio livello”. Insomma, il Gaggin è un quartiere isolato e dimenticato e Marzio Marzorati ha tutte le intenzioni di cavalcare l’onda delle amministrative della prossima primavera per fare in modo che qualcuno si prende carico dei problemi del quartiere e agisca per una soluzione: “non importa se di destra o di sinistra o di centro – conclude – il nostro obiettivo è quello di trovare nuovi amici del Gaggin, persone o politici che ci possano aiutare a migliorare la qualità della vita di questa parte di Seveso”.