Solaro, ucciso a coltellate nel box: caccia al killer, sentiti gli amici

4 gennaio 2018 | 04:30
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Solaro, ucciso a coltellate nel box: caccia al killer, sentiti gli amici

Carabinieri al lavoro per risalire al killer del 54 enne freddato l’antivigilia di Natale.

E’ ancora giallo sulla morte di Michelangelo Redaelli, il 54 enne di Solaro trovato morto nel suo garage la sera dell’antivigilia di Natale, con due coltellate al collo. I carabinieri di Desio, coordinati dal Pm Carlo Cinque della Procura di Monza, stanno continuando a battere le due piste principali, quella dell’omicidio passionale e quella della possibile ripresa da parte dell’uomo (con vecchi precedenti) della gestione di un piccolo giro di spaccio.

In questi giorni i militari hanno continuato a sentire a verbale, quali persone informate sui fatti, amici, conoscenti e vecchie amicizie della vittima.

Due coltellate alla gola, che gli hanno reciso la carotide, sferrate con precisione e violenza. Voleva uccidere il killer di Redaelli, su questo non vi è alcun dubbio. Pochi gli scenari che potrebbero descrivere l’aggresione mortale, in quanto a casa del 54 enne non mancava assolutamente nulla, potrebbe voler dire che era conscio di star per ricevere una visita e che, probabilmente conosceva il suo assassino.

Una seconda possibilità potrebbe essere che, attirato da qualcuno fuori casa, nel suo box condominiale di via Parini uno a Solaro, l’uomo potrebbe essere stato sorpreso alle spalle, da un non meglio precisato assalitore che con rapidità lo avrebbe colpito a morte, senza nemmeno lasciargli il tempo di pensare.

Tra le sue frequentazioni più strette, pare che l’uomo non avesse un compagno fisso ma solo relazioni brevi, tra le quali scavano i carabinieri. Movente passionale? Droga? Tutti i contatti telefonici tra la vittima e le persone che conosceva sono al vaglio degli inquirenti. E’ ancora presto per le certezze, ma qualcuno tra i suoi conoscenti, già in queste ore, potrebbe aver raccontato qualcosa che avvicinerà gli investigatori alla verità.