Treno deragliato, la testimonianza del ferito ricoverato a Monza

“Ho sentito un forte stridore, poi non mi ricordo più niente”.
“Ho sentito un forte stridore, poi non mi ricordo più niente”. Sono le parole del sessantenne impiegato di banca che questa mattina è rimasto ferito nel deragliamento del convoglio Trenord tra Segrate e Pioltello (Milano). Le ha riferite suo cognato, accorso al San Gerardo di Monza insieme alla moglie e la figlia del sessantenne che abita a Castelleone (Cremona).
Il familiare del ferito, è arrivato in codice rosso con l’elicottero a Monza, con politraumi da schiacciamento e ricoverato in prognosi riservata, ha spiegato “ha un femore rotto, alcune costole e credo anche lo sterno, un trauma da schiacciamento”. Poi ha proseguito “ha raccontato che era seduto, poco altro, perché è spaventato e sotto shock, ricorda che il treno era pieno, lui da decenni lo prende a Castelleone, quando i vagoni sono vuoti, diretto a Milano dove lavora come impiegato in banca”.
Infine l’uomo ha concluso “quando ci hanno annunciato la notizia e il suo telefono non rispondeva, siamo rimasti appesi a un filo. Ora forse possiamo dire che è fuori pericolo, per altri quel telefono ha suonato a vuoto”.