Addio a Luciano Falduzza, storico presidente della Ciclisti Monzesi

Il mondo dello sport brianzolo è in lutto per la scomparsa di Luciano Falduzza, storico presidente della Ciclisti Monzesi, la squadra dilettantistica che ha cresciuto i campioni Gianni Bugno e Mario Scirea.
Il mondo dello sport brianzolo è in lutto per la scomparsa di Luciano Falduzza, storico presidente della Ciclisti Monzesi, la squadra dilettantistica che ha cresciuto i campioni Gianni Bugno e Mario Scirea.
Falduzza, classe 1944, era brianzolo d’adozione perché originario di Venezia. Era stato più volte alla guida della società biancoverde, ma l’ultima volta dal 1990 alla chiusura del sodalizio, cioè alla fine del 2013. Era molto noto anche come imprenditore, essendo stato il titolare dell’azienda meccanica Uten-Mec di Osnago, che inizialmente si trovava a Monza nella zona di via Lecco. Falduzza lascia la moglie e due figli. I funerali si terranno a Ronco Briantino domani alle ore 14.30.
A ricordarlo con commozione è l’ex segretario della Ciclisti Monzesi, praticamente il suo braccio destro, Armando Dossi: “Era una persona buona. L’avevo conosciuto quando la sua azienda era ancora a Monza ed ero riuscito a coinvolgerlo nella Ciclisti Monzesi, nonostante che lui non fosse esperto del nostro sport. Si era dimostrato subito molto disponibile, dandosi da fare non solo a livello di finanziamenti. Posso dire che a farlo appassionare al ciclismo eravamo stati proprio io e gli altri dirigenti. E poi aveva avuto la fortuna di avere un Bugno a iniziare da noi, un fuoriclasse che aveva cominciato a vincere fin da bambino. Ce ne eravamo innamorati tutti… Dopo Bugno era cresciuto da noi anche Scirea e loro due, anni fa, a carriera finita avevano accettato di collaborare con la Ciclisti Monzesi nell’organizzazione della Scuola di avviamento al ciclismo, aperta agli alunni di tutte le scuole elementari e medie di Monza, arrivata a registrare oltre mille adesioni. Purtroppo alla fine del 2013 abbiamo chiuso la società dopo 64 anni di vita perché sono venuti a mancare i volontari che la mandavano avanti. Anche Luciano Falduzza era dispiaciuto per la situazione, ma non era proprio possibile proseguire. Erano rimasti una ventina di corridori tra Esordienti, Allievi e cicloamatori, senza nessuno disponibile a portarli alle varie gare”.