Bilancio di previsione 2018, al via la maratona in Consiglio

12 febbraio 2018 | 17:34
Share0
Bilancio di previsione 2018, al via la maratona in Consiglio

Presentato il documento economico finanziario da 718 milioni di euro, previste entrate tributarie per quasi 95 milioni.

Fra poche ore inizierà in Consiglio comunale la maratona per l’approvazione del Bilancio di previsione 2018, un documento frutto di una operazione costata a detta del sindaco, Dario Allevi, “lacrime e sangue”. In ballo c’è un bilancio da 718 milioni di euro e un’approvazione che dovrà essere portata a casa entro il prossimo 26 febbraio, termine ultimo previsto per legge. “Per questo primo anno abbiamo dovuto fare un’operazione pulizia ai conti del Comune, una vera propria spending review ragionata – ha spiegato il primo cittadino -. L’obiettivo è ridurre le spese per liberare le risorse necessarie sia a migliorare la qualità dei servizi che ad assicurare gli interventi prioritari per le opere pubbliche alla città”.

Il vice sindaco e assessore alle Opere pubbliche, Simone Villa, che ha annunciato una profonda riorganizzazione dell’amministrazione per razionalizzare lavoro e spese, ha confermato che i due grandi progetti in ballo per il 2018 sono la realizzazione del nuovo polo scolastico sull’area dell’ex Macello e il recupero dell’ex Borsa per risolvere i cronici problemi di spazio dell’Istituto d’Arte. “La complessità gestionale, associata ai vincoli derivanti dagli obblighi di finanza pubblica, impongono l’applicazione di tecniche sempre più orientate alla pianificazione e al monitoraggio delle risorse  economiche e finanziarie – ha aggiunto l’assessore al Bilancio, Maria Rosa Lo Verso -. E’ necessario implementare l’attività di gestione e riscossione delle entrate per permettere il mantenimento degli equilibri finanziari e fornire supporto alle scelte dell’amministrazione”.

Il piano d’azione dell’amministrazione si fonda su sette macro aree di intervento. Si parte dal contrasto all’evasione  e si finisce con la riduzione dei contributi ai vari enti, passando per la razionalizzazione della spesa relativa ad alcuni servizi, il miglioramento delle capacità di riscossione e le strategie per fendere più produttivo il patrimonio. Le voci principali di bilancio sono nate dalle entrate contributive pari a 94 milioni di euro, le entrate in conto capitale pari a 35 milioni di euro. Mentre le spese correnti più rilevanti sono date dai servizi istituzionali pari a poco meno di 33 milioni di euro e lo sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente.

Le spese di investimento ammontano invece a 47 milioni di euro. A tenere banco durante la presentazione del Bilancio, è stato anche il buco di 15 milioni di euro denunciato la scorsa settimana in aula da Allevi che ha scatenato pesanti polemiche da parte del Partito democratico. Secondo Allevi è il risultato dalla pessima amministrazione Scanagatti, secondo quest’ultimo invece il vizio originale è da ricercarsi nella manovra di cartolarizzazione varata alla giunta di Marco Mariani targata centro destra.