La Finanza arresta un noto commercialista di Monza e tre imprenditori

13 febbraio 2018 | 11:17
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La Finanza arresta un noto commercialista di Monza e tre imprenditori

Padre e figlio indagati, avevano anche incarichi come curatori fallimentari: risulterebbe così un conflitto di interessi.

Tre imprenditori e un curatore fallimentare brianzoli sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza di Monza in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Monza a vario titolo per bancarotta fraudolenta e abuso d’ufficio. Un altro imprenditore e un altro curatore fallimentare, sono invece stati raggiunti da misure cautelari interdittive. A quanto si è appreso i due commercialisti, padre e figlio, collaboratori del Tribunale di Monza in qualità di curatori fallimentari (lavoravano a numerose procedure concorsuali e custodivano beni pignorati), avrebbero aiutato gli imprenditori indagati a svuotare due rami d’azienda di una società in crisi, creandone una terza ad hoc.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini delle fiamme gialle di Monza, dopo il fallimento di una società di impiantistica elettrica con sede a Monza, il curatore incaricato della procedura fallimentare, ha segnalato alla Procura di Monza alcune anomalie nella gestione aziendale poco prima del fallimento, tra cui vi sarebbero pagamenti a soci e professionisti per circa 100mila euro e l’apertura di una nuova società con lo stesso oggetto sociale della fallita, tra i cui soci figurava un noto commercialista brianzolo.

A seguito della segnalazione le fiamme gialle brianzole hanno ricostruito, anche attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali, come i tre imprenditori arrestati avrebbero svuotato le casse di due rami aziendali della società in fallimento, veicolando i capitali in quella appena avviata. Ad aiutarli sarebbero intervenuti i due commercialisti monzesi indagati, padre e figlio. Quest’ultimo (ai domiciliari) secondo i finanzieri avrebbe operato in evidente conflitto di interessi poiché, incaricato dallo studio del padre di seguire i tre imprenditori, era stato nominato dal Tribunale di Monza custode giudiziario di un immobile pignorato alla società fallita. Il quarto imprenditore indagato, sottoposto a misura interdittiva, risulta come socio minoritario nella nuova società costituita.