Gelsia nel mirino della Procura: sotto inchiesta appalti sospetti

8 febbraio 2018 | 16:20
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Gelsia nel mirino della Procura: sotto inchiesta appalti sospetti

Indiscrezioni su un nuovo fascicolo che investe la città di Seregno. Ecco le reazioni politiche.

Dimissioni ai vertici della Aeb-Gelsia, azienda multiservizi di Seregno. A quanto si è appreso, almeno due dirigenti avrebbero già lasciato il proprio incarico nelle scorse ore. La decisione sarebbe maturata a seguito di un’indagine avviata dalla Procura di Monza sul gruppo Gelsia, municipalizzata da brianzola con 600 dipendenti e che gestisce la fornitura di gas ed energia elettrica in Brianza, con ipotesi di reato per corruzione e turbativa d’asta a vario titolo a carico di sette persone in totale.

Indiscrezioni sul fascicolo di inchiesta parlano di accertamenti svolti su alcuni appalti ritenuti sospetti. Tra i nomi coinvolti, anche un immobiliarista brianzolo, già toccato dal fascicolo d’inchiesta monzese (portato avanti in tandem con la Dda di Milano) su presunte infiltrazioni di ‘Ndrangheta nel mondo della politica e dell’imprenditoria di Seregno, che nell’autunno scorso ha portato alla caduta della Giunta comunale. Per queste indagini la Procura di Monza ha chiesto e ottenuto una proroga, provvedimento che avrebbe in parte a che fare con le nuove attività investigative in corso.

“A fronte di questa situazione, che si configura come un nuovo capitolo dell’indagine che ha portato alle dimissioni della giunta di Forza Italia e Lega del comune di Seregno, il Partito Democratico di Monza e Brianza esprime una forte preoccupazione e chiede chiarezza e trasparenza a tutti i soggetti coinvolti”. Lo ha dichiarato il segretario provinciale di Monza e Brianza del Pd Pietro Virtuani, a seguito dell’avvio di un’indagine sui vertici societari del gruppo Gelsia, controllato a maggioranza da Aeb (di cui il Comune di Seregno è socio di maggioranza).

“E’ estremamente preoccupante siano indagati per corruzione e turbativa d’asta”, prosegue Virtuani, “si parla di società patrimonio dei cittadini della nostra Provincia, e di servizi relativi alla gestione di servizi pubblici sui quali non ci deve essere nessun sospetto”. Ha continuato il segretario del Pd brianzolo “confidiamo nell’azione della magistratura e del commissario prefettizio del Comune di Seregno, affinché si chiariscano le responsabilità penali e si ristabilisca un clima di trasparenza e fiducia tra i cittadini e i beni pubblici”. Poi ha concluso “ricordiamo le responsabilità politiche di Forza Italia e Lega per essere giunti a questa situazione; continuiamo a lavorare affinché come a Seregno così nella gestione del gruppo Aeb si apra una stagione di discontinuità e di rinnovamento”.

Analoghe le parole di Lucrezia Ricchiuti, candidata al Senato per Liberi e Uguali: “sono molto preoccupata per le nuove ipotesi di reato per corruzione e turbativa d’asta ipotizzati dalla magistratura in merito all’inchiesta su Aeb-Gelsia. Le società pubbliche devono essere considerate un patrimonio di tutti i cittadini e quando vi è il sospetto che a prevalere sia stato l’interesse individuale su quello pubblico la cosa mi sdegna”. Poi la Ricchiuti ha aggiunto “quando Pietro Grasso è venuto a Desio ho voluto che incontrasse anche i lavoratori del gruppo Aeb-Gelsia i quali non hanno mancato di manifestare le proprie preoccupazioni per la gestione della società”.