Il Monza 1912 si mostra a 360°. Colombo: “Nuovi giocatori, più sponsor”

4 febbraio 2018 | 09:26
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Il Monza 1912 si mostra a 360°. Colombo: “Nuovi giocatori, più sponsor”

Nuovi giocatori, più sponsor, ma meno spettatori e stadio cadente. È la fotografia del Monza 1912 di calcio, emersa nel corso dell’evento Monza 360°.

Nuovi giocatori, più sponsor, ma meno spettatori e stadio cadente. È la fotografia del Monza 1912 di calcio, emersa nel corso dell’evento Monza 360° organizzato dalla stessa società biancorossa allo Sporting Club Monza.

La prima parte della serata è stata dedicata alla presentazione dei quattro rinforzi ingaggiati nella sessione invernale del mercato chiusasi mercoledì scorso. Agli ordini dell’allenatore Marco Zaffaroni sono arrivati i centrocampisti laterali Andrea Padula e Giacomo Tomaselli e gli attaccanti Ettore Mendicino e Luca Forte. Quest’ultimo è stato il cosiddetto “colpo dell’ultimo giorno”. Utilizzato in carriera prevalentemente come seconda punta, il triestino di 23 anni e mezzo proviene in prestito dal Pescara, dov’era fuori rosa. Tomaselli, Mendicino e Forte dovrebbero sostituire rispettivamente i partenti Gasparri, Barzotti e Palazzo, mentre Padula dovrebbe chiudere il buco della mancanza di un sostituto di D’Errico sulla fascia sinistra offensiva.

Prima di far parlare i quattro nuovi alfieri biancorossi, però, il presidente Nicola Colombo è stato stuzzicato dai giornalisti con alcune domande. Il numero 1 del sodalizio di via Ragazzi del ’99 non si è limitato a rispondere succintamente, ma si è lasciato andare ad alcune divagazioni che hanno messo in evidenza le “sofferenze” del club: “Adesso siamo sesti in classifica – ha sottolineato – e il nuovo obiettivo dev’essere quello di mantenere o migliorare questa posizione. Certo c’è prima quello di raggiungere l’obiettivo di inizio stagione, cioè la salvezza, però poi ci sarà da divertirsi. Ricordo a chi invoca di puntare subito alla promozione che io ho ereditato due anni fa una prima squadra a pezzi, un settore giovanile a pezzi e uno stadio distrutto, praticamente un rudere. Ricordo che dopo Giambattista Begnini a Monza si sono visti personaggi allucinanti. Ho fatto assieme ai miei collaboratori un lavoro importante per ridare credibilità e immagine al Monza 1912. E adesso diverse aziende di grandi dimensioni si sono avvicinate al nostro progetto. Però capisco chi non viene al Brianteo per le condizioni dello stadio. Il progetto per la sua riqualificazione è già definito e col Comune c’è piena collaborazione (però non si capisce come mai in Municipio non abbiano ancora finito di verificare la documentazione presente nell’unica busta presentata in risposta al bando di gara per la gestione del Brianteo e del centro sportivo Monzello alla scadenza dei termini del 20 novembre scorso, cioè quella del Monza 1912, ndr). Uno stadio adeguato è fondamentale per riportare un po’ di pubblico a vedere il Monza, pubblico che adesso latita. Mi dispiace perché la squadra meriterebbe più considerazione dato il grande campionato che sta facendo. L’ultima partita casalinga, Monza-Lucchese, ha fatto registrare il record negativo di presenze al Brianteo in questo campionato (circa mille, ndr) e nonostante la bella giornata di sole. Ad assistere a Pisa-Monza una settimana prima c’erano 6500 spettatori. I tifosi ci chiedono di andare a vincere a Pisa, ma è difficile farlo in queste condizioni di disparità di incassi. Non ci resta che investire nei giovani, valorizzandoli. E non parlo solo di quelli di nostra proprietà. Forte, ad esempio, è formalmente in prestito, ma noi speriamo che faccia bene per riscattarlo”.

Anche Zaffaroni e il direttore sportivo Filippo Antonelli Agomeri hanno risposto ad alcune domande. “L’obiettivo iniziale da squadra neopromossa era quello di mantenere questa categoria – ha detto il primo – È ancora un obiettivo da raggiungere. Poi è ovvio che cercheremo di fare il meglio, di essere più incisivi in zona offensiva e più efficaci in fase difensiva. Cambiare sistema di gioco? Non ne ho intenzione. Dobbiamo migliorare quello che utilizziamo (il 4-4-2, ndr)”. “Sono soddisfatto di quello che è stato fatto in sede di mercato – ha affermato il d.s. – Bisogna dare il tempo ai nuovi arrivati di ambientarsi in un contesto che funziona. Abbiamo preso due ragazzi interessanti in ottica futura, Padula e Tomaselli, e altri due che invece ci devono aiutare nell’immediato, Mendicino e Forte. Se stiamo ancora guardando al mercato degli svincolati? No, sono gli svincolati che vengono a chiedere di giocare da noi”.

I giocatori sono stati di poche parole, anche perché a parlare per loro c’è quello che si trova sul Web. Mendicino, in prestito dal Cosenza, ha ammesso di essere già stato cercato dal Monza diversi anni fa: “Avevo avuto un leggero contatto agli inizi della mia carriera. È importante lavorare in contesti positivi, dove c’è armonia di gruppo – ha proseguito – Quello che ho apprezzato in questi giorni a Monza è che la squadra sa quello che vuole, ha fiducia nei propri mezzi”. Padula, proveniente dal Chiasso ma in prestito dal Lugano, ha notato che “il ritmo è molto alto negli allenamenti. In Svizzera il metodo di lavoro è completamente diverso. La squadra dove sono arrivato sta andando forte ed è una cosa positiva per inserirsi”. Tomaselli, prelevato dal Borgosesia, ha confermato: “Il ritmo del gioco è molto più elevato che in Serie D. Spero di migliorare per arrivare presto all’esordio”. Forte ha sottolineato il fatto che “se le cose andassero male sarebbe più difficile lavorare serenamente. Tutti vogliamo giocare e quindi col nostro arrivo nei reparti offensivi ci sarà più competizione, fatto che alzerà il livello delle prestazioni. Io arrivo da sei mesi duri a Pescara, dove sono stato fuori rosa: a Monza voglio voltar pagina”.

La seconda parte dell’evento è stata dedicata ai nuovi partner del Monza 1912. I fratelli Pierangelo e Alberto Ruggerone con la loro Mobilplastic hanno compiuto 50 anni di attività e per l’occasione hanno deciso di aumentare l’investimento nel club biancorosso. La loro passione per il calcio è tale che in passato hanno portato il Robbio in Serie D. Fabio Recchia del Gruppo Digit e Massimo Marucci di Aura (ex portiere de La Dominante) erano frequentatori dello stadio Sada, quando il Monza era quasi stabilmente in Serie B. Roberto Villa di Coffee Inn è addirittura abbonato al Monza dal 1971. E poi Stefano Brentani di BaseAld ha annunciato l’arrivo al Monzello, nell’ambito della sponsorizzazione, di un’auto a noleggio. Danilo Pozzi di Ipq ha riportato la sua società al fianco del Monza dopo 6 anni alla Pro Vercelli.

Il responsabile del marketing Andrea Amighetti ha annunciato l’organizzazione per gli sponsor di un torneo di footgolf, la conferma della Sponsor League (torneo di calcio a 7), un evento business-to-business e la trasformazione della Sala Vip dello stadio in Sporting Club Vip Lounge, grazie alla collaborazione col sodalizio che ha ospitato la serata. Il nuovo social media manager al posto di Francesca Carrera, ossia Andrea Picco, ha snocciolato alcuni dati: “Sulla pagina Facebook ufficiale della società negli ultimi 10 giorni sono state raggiunte 54.256 persone; è appena stato creato il profilo ufficiale Monza 1912 su LinkedIn; il nuovo sito internet ha 15.183 utenti, pari a 32.330 sessioni e 95mila visualizzazioni”.

Il finale è stato dedicato al settore giovanile e alle attività di base. I rispettivi responsabili Roberto Colacone e Angelo Colombo hanno sottolineato che si lavora non per i risultati delle partite ma per la crescita dei ragazzi. Ciò nonostante Colombo ha fatto notare che “al primo anno di professionismo tutte le squadre agonistiche del Monza sono nella prima metà della classifica”.