La rivoluzione eco-energetica passa dal Premio Sapio

Una giornata di studio promossa dal Gruppo Sapio sul rapporto tra innovazione e sostenibilità, parlando di economia circolare e l’opportunità dell’idrogeno. Ospiti di eccellenza.
Il Premio Sapio è cresciuto. Giunto alla XVI edizione si amplia fino ad assegnare quest’anno cinque premi. Ad Annunciarlo oggi, 27 febbraio, proprio Alberto Dossi, il presidente della azienda monzese specializzata in gas tecnici e industriali.
L’annuncio nell’ambito della giornata di studio dal titolo “I driver dell’eco innovazione: green economy, economia circolare e politiche energetiche”, svoltasi all’Unicredit Pavillon di Milano in piazza Gae Aulenti, a cui hanno partecipato tra gli altri, Raffaele Tiscar, Capo di Gabinetto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Michele Viale, Direttore generale di Alstom Italia, Marco Granelli, assessore alla Mobilità e Ambiente del comune di Milano. Tra il pubblico anche Maurizio Colombo, vice presidente di Sapio.
L’iniziativa si inquadra nellaXVI edizione del Premio Sapio, il progetto dell’omonimo Gruppo a sostegno della ricerca e dell’innovazione in ambito scientifico e patrocinato, tra gli altri, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’evento è stato un’occasione per approfondire il rapporto tra innovazione e sostenibilità e riflettere sulle opportunità di sviluppo e di crescita economica che mettono al centro l’impiego responsabile ed efficiente delle risorse naturali.
Decarbonizzare, efficienza energetica e ridurre le emissioni di gas a effetto serra sono tra gli obiettivi della transizione che porterà l’Europa a inquinare drasticamente meno. La prima data di questa rivoluzione energetica è il 2020, ma altri step sono già previsti per il 2030 e il 2050. Una rivoluzione energetica che passa obbligatoriamente dalle risorse rinnovabili e quindi anche per l’idrogeno.
Oggi nel padiglione Unicredit, come recita il motto della Sapio, di fatto si ‘respirava il futuro’. Se in Germania già quest’anno a livello di test, e poi in maniera fattiva inizieranno a circolare i primi 10 treni ad idrogeno, in Italia Alstom, l’azienda produttrice, sta lavorando per mettere le basi per sostituire almeno una parte degli oltre 1500 treni diesel che circolano. “In Sicilia e in Val D’Aosta il cento per cento dei treni non è elettrico – ha spiegato – Michele Viale – Sarebbe bello pensare di introdurre ‘Coradia’ (così si chiama il treno a idrogeno) laddove per motivi di forza maggiore costerebbe di più elettrificare le linee. Anche con questi interventi si diminuirebbe l’impatto ambientale che i trasporti hanno.” Il progetto prevede la creazione di treni ad idrogeno che possano percorre tratte regionali: 800 chilometri al giorno, zero emissioni e quasi assenza di rumore. Tempi di ricarica velocissimi.
“Parlare di eco-innovazione significa essere consapevoli che si deve assumere un approccio nuovo verso l’intero ciclo produttivo – ha spiegato Alberto Dossi, Presidente del Gruppo Sapio, aprendo i lavori della giornata di studio -. Di fronte alle sfide legate ai cambiamenti climatici, alla progressiva scarsità di risorse e alla perdita di biodiversità, questo cambio di approccio rappresenta un’opportunità di crescita, sia per le aziende sia per il Paese”.
Un’attenzione particolare è stata dedicata al tema dell’impiego dell’idrogeno per la mobilità. Su questo punto, Alberto Dossi, intervenendo anche in qualità di presidente dell’Associazione Italiana Idrogeno e Celle a Combustibile, ha anticipato che verrà avanzata la richiesta di inserire i mezzi a idrogeno tra quelli a combustibile alternativo con i quali le pubbliche amministrazioni delle province ad alto inquinamento devono sostituire il loro attuale parco auto. Oggi, infatti, il 25% dei nuovi veicoli acquistati da queste amministrazioni devono essere a combustibile ecologico. Tuttavia, questa quota al momento è limitata a mezzi a propulsione ibrida, elettrica e a metano.
“Dobbiamo necessariamente spostarci da un’economia lineare, di produzione, consumo e smaltimento a un’economia circolare, in grado di autorigenerarsi e autosostenersi – ha rimarcato il presidente Dossi -. Uno dei simboli di questo nuovo modo di intendere l’attività economica è il biometano, un combustibile totalmente sostenibile. Il Gruppo Sapio è impegnato in questa direzione mettendo a disposizione l’esperienza e il know how nella produzione e nella distribuzione di gas tecnici per offrire soluzioni che coprano l’intera filiera”. A rafforzare questa tesi Raffaele Tiscar: “L’economia circolare è un’economia che produce sapendo già che i materiali devono avere almeno una seconda vita. Bisogna avere una nuova politica industriale che parta dalla ricerca sui materiali.”
La giornata, dopo aver dato spazio anche agli studenti del Liceo Scientifico Tosi di Busto Arsizio invitati come relatori, con un intervento dal titolo “Imparare l’eco-innovazione” e come veri e propri giornalisti, visto che era presente la redazione del giornale studentesco ‘La voce dello Studente, è stata conclusa con l’appello di Alberto Dossi alla politica: “Siano sempre maggiori gli incontri tra Politica e imprenditoria, in particolare sui temi della ricerca e dell’innovazione che sono quelli che possono rendere il Paese più competitivo e creare nuovi posti di lavoro. – e ha aggiunto – Come presidente dell’Associazione Italiana Idrogeno mi auguro che questa fonte di energia si incentivata quanto le altre.”