Monza, il Consiglio dà via libera al Bilancio 2018 fra tensioni e insulti

28 febbraio 2018 | 06:00
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Monza, il Consiglio dà via libera al Bilancio 2018 fra tensioni e insulti

Al termine della seduta l’ex sindaco Scanagatti ha dato del codardo al capogruppo di Forza Italia Cirillo

Via libera al primo Bilancio previsionale dell’era Allevi. La notte fra lunedì e martedì, al termine di una seduta fiume, la maggioranza di centro destra ha approvato il documento finanziario messo a punto dal sindaco, Dario Allevi, e dall’assessore al Bilancio, Rosa Maria Lo Verso. Non sono mancati le polemiche e le critiche, in modo particolare sollevate dagli esponenti del Partito democratico, e i momenti di tensione, come quando l’ex sindaco e attualmente consigliere comunale del Pd, Roberto Scanagatti, ha accusato il capogruppo di Forza Italia, Francesco Cirillo, di essere un codardo.

L’approvazione del bilancio di previsione è costata la bellezza di una mezza dozzina di sedute e per un totale di 25 ore di lavori. Il sindaco ha ribattezzato il documento “Operazione pulizia”, nel senso che sono state talmente tante le pezze che, a suo dire, ha dovuto mettere per riparare agli errori e a buchi dell’amministrazione precedente, che alla fine ha dovuto fare una vera e propria opera di repulisti generale. Dal canto suo il Pd ha cercato di smontare pezzo per pezzo lo slogan caro alla giunta secondo il quale il centro destra non mette le mani nelle tasche dei cittadini. Normale dialettica politica che gravita attorno a ogni approvazione di bilancio, che in questo caso presenta una cifra globale di lire 700 milioni di euro. Ciò che invece c’è stato di meno normale per il fuori programma fra Scanagatti e Cirillo.

A pochi metri dal fischio finale, quest’ultimo ha preso a parola per quello che, almeno all’inizo sembrava un intervento come tanti altri. Cirillo ha preso la parola per fare un’analisi comparativa fra il bilancio 2018 e quello del 2017, solo che l’idea ha letteralmente fatto perdere la calma ha Scanagatti, che senza tanti giri di parole ha accusato Cirillo di essere un “codardo perché certe cose avrebbe dovuto dirle quando c’era il diritto di replica e non all’ultimo momento”.

A quel punto in aula è scoppiato un prevedibile brusio, ma oltre a quello non c’è stato molto altro, nel senso che nessuno ha trasceso e Cirillo ha abbozzato. L’indomani mattina tuttavia il primo cittadino ha voluto dire l’ultima parola con una stoccata diretta all’ex avversario della scorsa campagna elettorale. Allevi ha in sostanza dichiarato che “a quanto pare Scanagatti non ha ancora metabolizzato la sconfitta alle scorse elezioni amministrative”.