Monza, la guerra per l’Ici fra Comune e ministero delle Finanze arriva in Cassazione

In ballo c’è un bottino di 11 milioni di euro che Roma dovrebbe versare all’amministrazione monzese
E’ arrivata all’ultimo atto la battaglia per l’Ici fra l’amministrazione comunale di Monza e i ministeri delle Finanze e dell’Interno. Da Roma infatti è rimbalzata la notizia che i due dicasteri hanno deciso di ricorre in Cassazione contro la sentenza della Corte dìAppello di Milano che riconosceva a Monza (così come ad altre amministrazioni comunali) il diritto a vedersi versare un “bottino” di oltre 11 milioni di euro. L’amministrazione, tuttavia, non ne vuole sapere di retrocedere e ha già dato via libera alle grandi manovre per organizzare un’adeguata resistenza in Cassazione.
La questione è quella già approfondita in passato dei mancati rimborsi erogati a compensazione del minor gettito incassato dall’ Ici sugli immobili di categoria D, cioè i beni strumentali delle imprese (fabbriche, alberghi, teatri, banche, ecc.), nel periodo compreso fra il 2002 e il 2014. Sia in primo che in secondo grado il Comune di Monza ha avuto ragione. Tuttavia, i due ministeri hanno presentato un ricorso alla Suprema Corte di Cassazione costringendo il Comune a un ultima battaglia legale.
La giunta ha infatti già deliberato la resistenza in giudizio. Avvalendosi dell’esperienza dell’assessore Anna Maria Di Oreste, già presidente del Tribunale di Monza, è stata predisposta una delibera con la quale vie dato incarico a un avvocato esterno con sede a Roma. D’altro, in tempi di di ristrettezze economiche come questa, 11 milioni di euro sono un gran bel gruzzolo al quale si fa mota fatica a rinunciare