Madre e figlia trovate cadavere: attesi autopsie e interrogatorio di Paolo Villa

12 febbraio 2018 | 17:57
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Madre e figlia trovate cadavere: attesi autopsie e interrogatorio di Paolo Villa

Più esperti al lavoro per risalire alla causa della morte delle due donne, nelle prossime ore Villa potrebbe essere sentito.

Sarà un’autopsia collegiale, ovvero eseguita da più esperti, quella sul corpo di Amalia Villa, 85 anni e sua figlia Mariella Ronco, 52, trovate cadaveri in avanzato stato di decomposizione nella loro abitazione di Ornago, nel tardo pomeriggio di sabato.

L’esame autoptico approfondito, con la partecipazione di più esperti, sarebbe necessario per risalire alle cause della morte delle due donne, al momento difficili da individuare a causa delle condizioni dei cadaveri, e potrebbe essere fissato nelle prossime ore. Il fermo per indiziato delitto di Paolo Villa, 75 anni, in carcere a Monza da ieri sera, è in attesa di essere convalidato dal gip di Monza. Il 75enne si è sentito male al bar sabato pomeriggio, a una ventina di metri dall’abitazione che divideva con le vittime, dopo aver bevuto alcol, come pare negli ultimi tempi facesse spesso.

Le indagini sono ancora in corso per accertare la dinamica e il movente del duplice delitto. Al momento nessuna arma è stata trovata in casa. Gli accertamenti degli specialisti dei carabinieri si sono concentrati per ore vicino ad un calorifero dell’abitazione, accanto al quale sono state trovate tracce di sangue, poi ripulite.

Sono stati trovati in lavatrice, ancora sporchi, i vestiti, maschili e femminili, usati per ripulire l’appartamento di Ornago dal sangue. Nel parlare delle due donne, non avrebbe tradito nulla, riferendosi a loro come ancora vive. Le indagini,coordinate dal pm di Monza Emma Gambardella, proseguono per risalire al movente e all’arma utilizzata. L’autopsia sul corpo delle due donne non è ancora stata fissata, così come l’interrogatorio del 75enne. Gli abiti sporchi di sangue sono stati sequestrati insieme ad una scopa, forse usata per ripulire l’appartamento. Sigilli anche all’appartamento.

“Stentiamo tutti a credere quanto successo. Io ho incontrato Paolo nei giorni scorsi e mi sembrava assolutamente normale”, ha detto un vicino di casa. Villa, secondo i racconti di chi abita in zona, da un po’ di tempo era trasandato, mentre sua sorella e la figlia non uscivano di casa da tempo, tranne che per fare la spesa. Ancora sconosciuti il movente e le modalità con cui le due donne sarebbero state uccise, almeno una settimana fa, se non prima.
Per tutto questo tempo Villa ha continuato a vivere in casa sua insieme ai loro cadaveri.